AgenPress – Una copia della proposta di pace consegnata agli Stati Uniti da funzionari ucraini ed europei all’inizio di questa settimana include “solide garanzie di sicurezza”, anche da parte di Washington, e nessun colloquio sulle concessioni territoriali finché non sarà implementato un “cessate il fuoco completo e incondizionato nei cieli, sulla terraferma e in mare”.
Il documento contiene numerosi punti che mostrano i punti di vista divergenti degli Stati Uniti da una parte e dell’Ucraina e degli alleati europei dall’altra, nel tentativo di porre fine all’invasione su vasta scala della Russia.
Finora l’amministrazione Trump si è rifiutata di offrire a Kiev garanzie di sicurezza, ma la proposta ucraina prevede un “accordo di tipo Articolo 5” sostenuto dagli Stati Uniti, mentre l’adesione di Kiev alla NATO resta fuori discussione.
All’inizio di questa settimana è stato riferito che gli Stati Uniti potrebbero riconoscere de jure il controllo della Russia sulla Crimea occupata, ma la proposta ucraina ed europea insiste sul fatto che “le questioni territoriali saranno discusse e risolte dopo un cessate il fuoco completo e incondizionato”.
La proposta prevede inoltre che le sanzioni contro la Russia vengano allentate solo dopo il raggiungimento di una “pace sostenibile”, una mossa che la Casa Bianca starebbe valutando di attuare anche prima che venga concordato un accordo di pace.
Altri punti chiedono il “ritorno di tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente”, l’attuazione dell’accordo sui minerali e che l’Ucraina “sarà completamente ricostruita e risarcita finanziariamente”, anche attraverso l’uso dei beni congelati della Russia.
Gli alleati di Washington hanno espresso crescente allarme per il piano proposto dall’amministrazione Trump per porre fine alla guerra in Ucraina, che consentirebbe alla Russia di mantenere il territorio ucraino conquistato.
Diverse fonti diplomatiche hanno dichiarato che i funzionari in Europa e Asia si stanno preparando all’esito della ripresa dei colloqui tra Stati Uniti e Russia e temono che il piano trasmetta un messaggio pericoloso.
“Se un paese in Europa è costretto a rinunciare a parti del suo territorio legale… nessun paese in Europa o altrove può sentirsi al sicuro, NATO o non NATO”.
Nel corso di incontri ad alto livello tenutisi a Londra il 23 aprile, funzionari statunitensi, europei e ucraini avrebbero compiuto progressi nel ridurre le divergenze.
L’inviato speciale statunitense Keith Kellogg ha definito i colloqui “schietti, positivi e produttivi”. Allo stesso tempo, un funzionario europeo ha affermato che i negoziatori sono “riusciti a convincere gli ucraini a convincersi a vicenda ad assumere una posizione più favorevole all’amministrazione statunitense”.
Tuttavia, la questione fondamentale – le concessioni territoriali – rimane controversa. Un funzionario tedesco ha riconosciuto che “gli ucraini stanno cambiando idea”, ma ha sottolineato che “hanno delle linee rosse che non possono oltrepassare”.