Sparatoria Monreale. Romano (Siulp): “Urgente necessità di intervenire per ridare esempi sani ai giovani su rispetto degli altri e sacralità della vita”

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Colpevoli assicurati alla giustizia grazie all’ennesima conferma dell’efficienza del coordinamento delle Forze di Polizia cui va il nostro plauso


AgenPress. “La tragedia che ha visto perdere la vita di tre giovani palermitani per futili motivi sfociati in una rissa sanguinosa è l’ennesima conferma dell’importanza che ha, sul piano della sicurezza, un lavoro di squadra attraverso il coordinamento di tutte le forze in capo. Un coordinamento reale delle Forze di Polizia che, pur in concomitanza dello straordinario evento affrontato a Roma per il funerale del Pontefice, evento che ha richiesto rinforzi da tutti i territori della penisola, ha consentito, anche in questa tragica e assurda situazione, di utilizzare al meglio le ridotte unità operative presenti a Monreale e a Palermo.

Una azione coordinata che, anche solo in via repressiva, ha permesso di intervenire sul posto immediatamente per raccogliere ogni utile indizio per comprendere la dinamica dei fatti e identificare gli autori, ma anche di vigilare gli ospedali presso i quali sono stati trasportati i defunti e i feriti e nei quali si erano recati i familiari.

Un sistema che già oggi, a poche ore dal tragico evento, vede gli investigatori deputati alle indagini aver identificato una delle persone facenti parte del commando che ha sparato, già in stato di fermo perché gravemente indiziato del plurimo omicidio, mentre proseguono le ricerche degli altri componenti del gruppo che hanno fatto fuoco sulle vittime e sui passanti, due dei quali gravemente feriti e ricoverati”.

Così Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP, il sindacato più rappresentativo del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico interviene per commentare il gravissimo fatto avvenuto a Monreale e per il quale hanno perso la vita tre giovani mentre altri due risultano gravemente feriti:

“Esprimo plauso ai colleghi dell’Ufficio generale e Soccorso Pubblico della Questura di Palermo che, attraverso la centrale operativa, ha coordinato gli interventi delle unità intervenute  nelle operazioni effettuate nell’immediatezza del fatto, e dell’Arma dei Carabinieri, che stanno conducendo le indagini per competenza territoriale, per la professionalità, l’equilibrio e lo spirito di abnegazione con cui questi colleghi hanno operato e continuano a lavorare sebbene la gravità dei fatti e la futilità dei motivi che li ha generati lascia un amaro in bocca a tutti.

Giacché il disagio giovanile, soprattutto quando è foriero di fatti così gravi, non può essere affrontato, men che meno risolto solo con gli interventi di Polizia, siano essi preventivi o repressivi, come nella circostanza di Monreale, anche se tempestivi ed efficaci per identificare e arrestare gli autori del fatto. Questo disagio dei giovani richiede un intervento più articolato e costante di dialogo e confronto con i nostri giovani, di proposte, di esempi positivi e di prospettive.

Di rispetto degli altri, di regole della civile convivenza e, soprattutto della sacralità della vita. Se non si interviene su questi temi, la sola azione del sistema sicurezza potrà far aumentare le statistiche delle tragedie mancate o degli autori arrestati ma non certamente della fine del disagio e dei rischi che un’altra Monreale sarà sempre dietro ogni istante della nostra vita sociale”.

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