AgenPress. La partecipazione della Regione Lazio all’Expo 2025 di Osaka, inizialmente presentata come un’opportunità per promuovere le eccellenze regionali, è finita al centro di una polemica politica a causa delle ingenti spese sostenute.
Dal 17 al 24 maggio 2025, la Regione Lazio ha partecipato all’Expo 2025 di Osaka con una delegazione di circa 60 persone. La missione, organizzata per promuovere il territorio e le sue imprese, ha comportato una spesa complessiva di circa 1,8 milioni di euro, di cui 300.000 euro affidati a Lazio Innova per ulteriori attività.
Le spese sostenute durante la missione hanno sollevato critiche e sospetti. Tra le voci di spesa più discusse:65.000 euro per soggiorni allo St. Regis di Osaka.
19.500 euro per notti al Westin di Tokyo.
12.200 euro per una cena istituzionale.
17.000 euro per un concerto del Teatro dell’Opera.
25.000 euro per l’allestimento scenografico della location.
18.300 euro per trolley personalizzati.
6.000 euro per gadget promozionali.
52.000 euro per comunicazione, oltre a 90.000 euro per traduttori e agenzie locali.7
Queste cifre hanno alimentato il dibattito sull’effettiva utilità e trasparenza della missione.
Il consigliere regionale Alessio D’Amato (Azione) ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti, ipotizzando un possibile danno erariale. La Commissione speciale PNRR e Grandi Eventi del Consiglio regionale del Lazio ha convocato un’audizione per discutere la questione, con la partecipazione delle assessore Roberta Angelilli e Simona Baldassarre.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, la partecipazione all’Expo 2025 di Osaka mirava a promuovere le eccellenze del Lazio nei settori dell’aerospazio, agricoltura, biotech e innovazione tecnologica. La Regione ha anche lanciato bandi per sostenere la partecipazione delle imprese locali, con contributi a fondo perduto fino a 10.500 euro per ciascuna impresa, destinati a coprire spese di viaggio, alloggio e altre spese correlate.
La missione della Regione Lazio all’Expo 2025 di Osaka, sebbene concepita con l’intento di promuovere il territorio e le sue imprese, ha sollevato interrogativi sulla gestione delle risorse pubbliche. Le spese sostenute e la composizione della delegazione hanno alimentato il dibattito politico e pubblico, con richieste di maggiore trasparenza e rendicontazione sull’efficacia e l’efficienza dell’investimento.