AgenPress. “Siamo un Paese incapace di fare squadra. Litighiamo su tutto, anche sulle questioni più inutili, e intanto perdiamo tempo prezioso mentre il mondo corre. La vera emergenza non è il nucleare, ma la nostra incapacità di costruire infrastrutture e visioni condivise.”
Così Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, intervenendo a Battitori Liberi, in onda su Radio Cusano Campus, ha tracciato un quadro critico ma realistico delle difficoltà italiane in materia energetica.
“Il nucleare non è mai stato una vera svolta per l’Italia – ha spiegato Tabarelli – e lo sarà ancor meno in un Paese che non riesce a costruire nemmeno le grandi infrastrutture di base. Servono visione e coesione, due cose che oggi mancano drammaticamente.”Sul tema delle rinnovabili, Tabarelli ha invitato alla lucidità: “Fotovoltaico e rinnovabili coprono appena l’1% del nostro fabbisogno. È giusto puntarci, ma non bastano. Non possiamo ignorare le trivelle o altre fonti più stabili: l’ambientalismo è necessario, ma servono anche scelte rapide e concrete. Il Green Deal europeo? Sta arrivando con una lentezza che non possiamo più permetterci”.
Richiamando le parole dell’ex premier Mario Draghi sul costo insostenibile dell’energia per le imprese, Tabarelli ha sottolineato: “Siamo in una situazione drammatica, ma ampiamente prevedibile. Ogni crisi si ripete con lo stesso copione: analisi, moniti, allarmi… ma mai un vero cambio di rotta. Gli studi ci dicono gli effetti, ma non risolvono le cause”.
Parlando delle prospettive immediate, Tabarelli è netto: “Il prezzo dell’elettricità dipende ancora dal prezzo del gas. È inutile parlare di disaccoppiamento o speculazione: sono slogan buoni solo per distrarre l’opinione pubblica. La verità è che dobbiamo aumentare l’offerta. In questo caos, a guadagnarci sono gli Stati Uniti con il gas liquido: anche se c’è Trump, restano una grande democrazia. Noi invece continuiamo a dare montagne di soldi a regimi autocratici come Qatar e le monarchie del Golfo, quando potremmo sfruttare le risorse che abbiamo sotto i piedi”.