AgenPress. Alcuni passanti a Villa Doria Pamphili, uno dei principali polmoni verdi di Roma, hanno assistito a una scena straziante: tra la vegetazione, vicino alla Fontana del Giglio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di una bimba di circa 5‑7 mesi, di carnagione e capelli chiari. Poche ore dopo, a circa 100–200 metri, gli agenti hanno scoperto il cadavere di una donna adulta, avvolto in un sacco nero e in stato avanzato di decomposizione.
Il corpo della neonata era disteso tra i rovi e, nonostante i tentativi di rianimazione del 118, la bimba era già deceduta. Mentre la donna è stata individuata grazie a un braccio fuoriuscente dal sacco, la sua salma mostrava segni di decomposizione avanzata; un esame esterno non ha finora rilevato segni evidenti di violenza.
La Procura di Roma, coordinata dal pm Antonio Verdi, ha aperto un fascicolo per duplice omicidio aggravato. È stata disposta l’autopsia per martedì 10 giugno, unitamente all’esame del DNA, al fine di confermare le identità e le cause della morte.
Gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere presenti nell’area tra Monteverde e Aurelio, nonché raccogliendo testimonianze tra i frequentatori del parco. È prevalente l’ipotesi di un unico responsabile, che avrebbe “sbarazzato” dei due corpi nel parco in due punti distinti. L’eventualità che le due vittime fossero madre e figlia non è esclusa, ma sarà vagliata dagli esami tecnici. Sono in corso ulteriori sopralluoghi e verifiche testimoniali per ricostruire le dinamiche.