Le forze navali israeliane intercettano e assaltano l’imbarcazione Madleen

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AgenPress. Le forze navali israeliane hanno intercettato e assaltato in acque internazionali – a circa 40–64 km al largo – la barca  Madleen, parte della cosiddetta freedom flotilla, con a bordo attivisti e aiuti simbolici diretti alla Striscia di Gaza .

La campagna umanitaria, partita da Catania il 1° giugno 2025, era organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition. A bordo si trovavano 12 persone, tra cui la celebre attivista svedese Greta Thunberg, l’europarlamentare francopalestinese Rima Hassan e l’attivista spagnolo Sergio Toribio.

Israele ha giustificato l’intervento affermando che la nave stava tentando di violare il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza dal 2007, volto a impedire l’ingresso di armi . Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha definito gli attivisti “propagandisti della Hamas” e ha avvertito che nessuna rotta alternativa sarebbe stata permessa .

Secondo alcuni testimoni a bordo, la barca è stata circondata da imbarcazioni militari israeliane e da droni che hanno sospeso le comunicazioni e spruzzato una sostanza irritante simile a vernice bianca . Poco dopo, le truppe israeliane hanno bombardato la barca, arrestando i passeggeri e deviando la rotta verso il porto di Ashdod. Le autorità israeliane sottolineano che nessuno è rimasto ferito e che l’equipaggio è stato trattato con mezzi umanitari .

La Freedom Flotilla Coalition ha definito l’interdizione “pirateria in acque internazionali”, denunciando detenzioni arbitrari e il sequestro degli aiuti . Attivisti e governi (Spagna, Svezia, Regno Unito) hanno esposto proteste diplomatiche, richiedendo chiarimenti sulla legalità dell’operazione .

Hamas ha bollato l’azione come “terrorismo di Stato” . Iran e Turchia hanno condannato l’intervento come “atto di pirateria”I principali organismi per i diritti umani e l’ONU hanno invocato l’immediata liberazione dei manifestanti e il rispetto del diritto internazionale .

Gli attivisti sono in stato di detenzione ad Ashdod e dovrebbero essere deportati nei loro paesi. Gli aiuti simbolici (latte in polvere, farine, kit medico) saranno inviati in Gaza tramite canali ufficiali .

L’operazione israeliana contro la “Madleen” riconferma lo stato critico del blocco navale su Gaza, ponendo in evidenza il poderoso contrasto tra sicurezza nazionale e diritti umanitari. Mentre Israele insiste sulla legittimità dell’intervento, la comunità internazionale si interroga sulle garanzie del diritto in acque internazionali.

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