AgenPress. Il 10 giugno 2025, presso il Roma Convention Center “La Nuvola”, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto gli Stati Generali dei Commercialisti 2025, un evento cruciale per riflettere sul ruolo della professione nelle sfide economiche e fiscali del paese.
I punti centrali dell’intervento di Meloni:
Il Fisco “amico, non oppressivo”
Meloni ha sottolineato: “Il fisco non deve soffocare la società ma aiutarla a prosperare”, definendo il fisco «il biglietto da visita della credibilità dello Stato». Ha ribadito che la riforma fiscale in atto mira a rendere il sistema più comprensibile e sostenibile, focalizzandosi in particolare sul ceto medio e privilegiando una progressività più equa.
2. Taglio delle tasse e responsabilità nell’uso delle risorse
La premier ha promesso un taglio delle tasse per il ceto medio, accompagnato da critiche a eventuali sprechi: «lo Stato non getti i soldi dalla finestra», ma agisca «con buonsenso».
3. Lotta all’evasione fiscale
Meloni ha rivendicato i risultati ottenuti dal governo nella lotta all’evasione, affermando che «chi vuole fare il furbo non ha spazi», ma lamentando che «chi è onesto e in difficoltà va aiutato». Ha definito tali risultati “tra i migliori di sempre”.
L’evento organizzato in tre sessioni, ha visto la partecipazione, oltre a Meloni, di figure come il Presidente del CNDCEC Elbano De Nuccio, il vicepresidente Tajani e i ministri Giorgetti e Urso. La giornata ha analizzato temi quali fisco, crisi d’impresa e ruolo strategico della categoria professionale.
La premier ha ricordato che l’Italia attende una riforma strutturale del sistema tributario da oltre 50 anni, evidenziando l’impegno del governo nel trasformare tale attesa in azione concreta governo.
Meloni ha sottolineato l’importanza del dialogo tra istituzioni e professionisti per costruire un’Italia più equa, efficiente e competitiva.
Il discorso di Giorgia Meloni agli Stati Generali dei Commercialisti 2025 ha segnato un momento centrale nel percorso di riforma fiscale del governo. Fra promesse di alleggerimento fiscale, lotta all’evasione e trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche, la premier si è rivolta direttamente a 2000 professionisti invitandoli a un nuovo patto di responsabilità condivisa.
Il clima di forte consenso, testimoniato dalla standing ovation, evidenzia la volontà di un fronte unito fra ceto politico e professionale. Ora tocca a Palazzo Chigi trasformare queste promesse in misure concrete.