AgenPress. Roberto Occhiuto – presidente della Regione Calabria dal 2021 e commissario straordinario della sanità regionale – ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia per corruzione, notificato dalla Guardia di Finanza su indicazione della Procura di Catanzaro.
Nell’inchiesta risultano indagate in totale cinque persone. In un video pubblicato sui suoi canali social, Occhiuto ha dichiarato:
“Per la prima volta nella mia vita ho ricevuto un avviso di garanzia… un avviso per corruzione. A me? …Gestisco la Regione con rigore assoluto.”
“Essere iscritto nel registro degli indagati per me è una cosa infamante: è come se mi avessero accusato di omicidio.” .
Occhiuto ha invitato pubblicamente i magistrati a procedere con la massima trasparenza e rigore (“controllatemi tutto”) e ha chiesto di essere ascoltato “anche al buio”, cioè senza avere inizialmente accesso agli atti.
Secondo la Procura, l’inchiesta trae origine da una serie di articoli del quotidiano Il Domani, che avevano evidenziato rapporti sospetti tra Occhiuto e alcuni suoi stretti collaboratori, attorno ai quali sono stati svolti accertamenti dalla Guardia di Finanza.
La Procura non ha ancora reso pubblico l’oggetto specifico delle contestazioni né il ruolo che Occhiuto avrebbe avuto, né se l’indagine sia collegata al suo incarico di presidente o a quello di commissario alla sanità.
L’inchiesta, al momento, risulta in uno stadio iniziale, con massimo riserbo mantenuto dagli inquirenti.
L’avviso di garanzia segna l’avvio formale dell’inchiesta; i prossimi mesi potrebbero vedere l’audizione di Occhiuto, esami documentali e, eventualmente, l’accertamento delle accuse.
La Procura di Catanzaro non ha ancora fissato scadenze precise né indicato se l’indagine riguardi delibere, appalti pubblici, sanità o nomine.
La vicenda arriva mentre Occhiuto sta governando e ha manifestato l’intenzione di puntare a un secondo mandato. L’esito dell’inchiesta potrebbe pesare sulla sua credibilità e su quella del centro-destra in Calabria.