Attacco notturno di Israele su siti nucleari dell’Iran

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Stanotte Israele ha lanciato Operation Rising Lion, un’operazione su vasta scala contro obiettivi in Iran, soprattutto siti nucleari e militari, con la partecipazione di circa 200 jet da combattimento.

Sono state prese di mira strutture critiche come l’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz, siti di produzione missilistica e residenze di alti comandanti iraniani.

Nell’attacco sono stati uccisi il comandante delle Guardie della Rivoluzione Hossein Salami, il capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri e scienziati nucleari di spicco come Fereydoon Abbasi e Mohammad Mehdi Tehranchi.

L’Iran ha risposto lanciando più di 100 droni verso Israele, attivando allerta aeree e chiusure dello spazio aereo nella regione (compreso Giordania, Iraq). Il leader supremo Khamenei ha promesso “severa vendetta”. Le Autorità iraniane hanno sospeso i voli nel proprio spazio aereo, anche sull’aeroporto internazionale Imam Khomeini.

Spazi aerei chiusi o limitati in Israele, Iran, Giordania, Iraq. Anche l’Arabia Saudita, Oman, Australia, Nuova Zelanda hanno espresso forte preoccupazione e annullato voli. Le offensive giungono proprio mentre era in corso un tentativo statunitense di riavviare negoziati sul nucleare in Oman. L’attacco rischia di far deragliare le trattative.

Gli Stati Uniti hanno negato qualsiasi partecipazione, sostenendo di aver soltanto diffuso informazioni per tutelare i loro contingenti in regione e di non essere stati coinvolti nell’azione offensiva.

l’Iran ha affermato che risponderà duramente; l’escalation potrebbe coinvolgere anche missili balistici o attacchi tramite proxy in Libano o Gaza. Paesi vicini hanno chiuso i propri cieli e l’UE, l’Onu stanno sollecitando moderazione.

Israele ha eseguito uno dei più significativi attacchi degli ultimi decenni sul suolo iraniano, colpendo infrastrutture nucleari e leadership militare.
L’Iran ha risposto con un’azione aerea multipla, mentre la comunità internazionale avverte sul rischio di una spirale incontrollata.
Il futuro prossimo sarà cruciale: da un lato, la reazione di Teheran; dall’altro, il destino dei negoziati diplomatici internazionali.

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -