Sosteniamo la proposta di iniziativa popolare che prevede il Cancellierato e il proporzionale con le preferenze per la elezione del Parlamento. Questa è l’unica strada per riscattarci da anni dove la politica non c’è e il popolo è sequestrato
AgenPress. L’attuale scenario nel mondo preoccupa. C’è una corsa alle armi, una deflagrazione di conflitti per sistemare questioni vecchie e nuove. Un “cupio dissolvi” che sta sacrificando generazioni di giovani, distruggendo conquiste civili che sembravano consolidate.
Un equilibrio precario dove le auspicate solidarietà e gli appuntamenti internazionali come G7 per il governo del mondo, sono sommersi dai detriti nazionalisti. Tutti contro tutti.
Alleanze che si intrecciano e si dissolvono, egoismi contrabbandati come visioni lungimiranti rendono precari i rapporti fra nazioni e incerto il futuro.
Ci fu un momento in cui c’era tanta fiducia e alcuni si erano convinti che le grandi industrie belliche non avessero più ragione di esistere. Un quadro dai contorni sbiaditi con personaggi evanescenti. Una recita dove la confusione rende sempre più drammatica la situazione.
Il nostro Paese svolge un ruolo marginale, non ha fiato sufficiente per stare ai ritmi di oggi. Tutto è “affidato “alla empatia che favorisce gli approcci ma non risolve. Pesa la liquidazione della politica, il macigno del moto eversivo della metà degli anni ’90 che interruppe il processo democratico.
Non più il popolo ma populisti alla guida di plaudenti anonimi senza coinvolgimento. Ci si ritrova con un governo di solisti incolori. Una compagine prodotta dalla non politica, senza i partiti, senza i grandi movimenti popolari e le associazioni di rappresentanza libere.
Non si era mai visto un quadro così: un Parlamento azzoppato, una situazione economica pesante obiettivi raggiunti da una forza anti Stato come 5 stelle nella desolante inerzia di chi doveva avere un sussulto di fedeltà alla Costituzione.
Un Paese dove ogni segmento di potere risponde a se stesso senza controlli democratici si incammina lungo un pendio scivoloso. Il passo deciso della Meloni, il suo sguardo torvo non coprono le lacune di ministri senza iniziative.
Non c’era mai stato un governo così grigio con due vice presidenti del consiglio che rappresentano orientamenti contrapposti. Tanti ministri non hanno ragione alcuna di esserci. Doveva essere il nuovo invece è un presente non classificato.
La vecchia canzone della sinistra “Avanti popolo alla riscossa” ci fa pensare. C’è bisogno di una riscossa si ma il popolo non c’è. E’ stato silenziato!
I d.c, ineggiavano con il bianco fiore alla solidarietà fra gli uomini liberi. Rinascano i grandi movimenti di popolo. Con il popolo si costruisce, senza non c’è futuro.
Ecco perché sosteniamo la proposta di iniziativa popolare che prevede il Cancellierato e il proporzionale con le preferenze per la elezione del Parlamento. Questa è l’unica strada per riscattarci da anni dove la politica non c’è e il popolo è sequestrato.
Mario Tassone (ex deputato della Repubblica Italiana – già vice Ministro).