Consiglio dei Ministri n. 140 del 4 Settembre 2025. Ecco i provvedimenti adotati

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AgenPress. Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 4 settembre 2025, alle ore 15.14 a Palazzo Chigi. In avvio della riunione, la presidenza è stata assunta dal Vice Presidente Antonio Tajani. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.

FLUSSI MIGRATORI
Disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio.

L’intervento normativo si inserisce tra le azioni di rafforzamento del quadro giuridico in materia di lavoro dei cittadini stranieri in Italia, volte a garantire un’entrata legale e ordinata di tali cittadini e da contrastare il reclutamento e l’impiego illegale di manodopera straniera. Inoltre, si mira a una maggiore efficienza degli Sportelli Unici per l’Immigrazione, a beneficio dell’utenza e dei datori di lavoro.

Tra le principali previsioni del decreto si evidenzia una revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato, prevedendo che tale termine decorra dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda. Inoltre, il controllo attualmente prescritto in relazione alla veridicità delle dichiarazioni rese dai datori di lavoro in fase di precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro subordinato per l’anno 2025 è esteso anche alle dichiarazioni rese per ingressi relativi a: lavoro subordinato in casi particolari, volontariato, nulla osta per ricerca, lavoratori stranieri altamente qualificati, trasferimenti intra-societari.

Nei procedimenti per l’assunzione di lavoratori stranieri, anche stagionali, sono messi a regime gli istituti della precompilazione delle richieste di nulla osta al lavoro e del limite di richieste (massimo 3 richieste di nulla osta, come utenti privati, da parte dei datori di lavoro) previsti già in via sperimentale per il solo anno 2025. Tali meccanismi si estendono anche al lavoro stagionale subordinato.

Il diritto del lavoratore straniero a soggiornare legittimamente nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa è esteso anche ai casi di “attesa” della conversione del permesso di soggiorno, oltre a quelli già previsti di rilascio e rinnovo.

Per gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, si amplia da 6 a 12 mesi la durata del permesso di soggiorno. Allo stesso modo, per ragioni di coerenza sistematica, si prevede l’estensione da 6 mesi a 12 mesi della durata dei permessi di soggiorno per motivi di protezione sociale, come già avviene per quelli per vittime di violenza domestica. Ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale e alle vittime di violenza domestica è riconosciuta anche la possibilità di richiedere l’assegno di inclusione.

Si pongono stabilmente al di fuori del meccanismo delle quote l’ingresso e il soggiorno di lavoratori da impiegare, nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria, per l’assistenza di persone con disabilità o grandi anziane. Si prevede inoltre che, nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, tali lavoratori possono svolgere esclusivamente l’attività autorizzata e possono cambiare datore di lavoro solo con autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.

Si prevede che il decreto ministeriale relativo al contingente di giovani stranieri che possono partecipare a programmi di volontariato di interesse generale e utilità sociale abbia cadenza triennale e non più annuale.

In materia di ricongiungimento familiare, si prevede un innalzamento del termine per il rilascio del nulla osta da 90 giorni a 150 giorni, in linea con quello previsto di nove mesi previsto dalla normativa europea.

Infine, si proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2027, la possibilità per il Ministero dell’interno di avvalersi della Croce Rossa Italiana (CRI) per la gestione dell’hotspot di Lampedusa.

ESAMI DI MATURITÀ
Misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026 (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

L’intervento normativo reintroduce la denominazione di “Esame di maturità”, sostituendo l’attuale prova orale multidisciplinare con un colloquio incentrato su quattro discipline principali del corso di studi, individuate annualmente. Si prevede, di conseguenza, la riduzione del numero dei commissari d’esame, che passano da sette a cinque: due commissari interni, due esterni e il presidente di commissione. Particolare rilievo è attribuito al curriculum dello studente, allegato al diploma finale. È previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro annui per la formazione dei docenti, inclusa quella specifica per i commissari d’esame. La partecipazione a questa formazione sarà un titolo preferenziale per la nomina nelle commissioni.

Il decreto disciplina anche i passaggi tra indirizzi di studio, più flessibili nel primo biennio, mentre dal terzo anno sarà necessario un esame integrativo da sostenere in un’unica sessione prima dell’avvio delle lezioni. Si ridefinisce, inoltre, il ruolo dei percorsi scuola-lavoro, con l’obiettivo di dare a queste esperienze una chiara identità educativa e una solida funzione formativa. Inoltre, l’inserimento della filiera tecnologico-professionale all’interno del sistema del secondo ciclo di istruzione consente di rafforzare il raccordo con i percorsi degli ITS Academy.

Con il provvedimento si stanziano poi risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale 2022-2024, per la formazione dei docenti, per la copertura sanitaria integrativa e per il miglioramento dell’offerta formativa. Infine, si rafforza la sicurezza nei viaggi di istruzione mediante appalti basati su criteri di qualità e sicurezza e si prevedono risorse per affitti, strutture modulari e arredi scolastici, al fine di garantire la piena funzionalità degli edifici.

Infine, si assicura la piena funzionalità dell’offerta formativa della Scuola Europea di Brindisi, consentendo di attivare i contratti relativi al personale docente e amministrativo di madrelingua o esperto, per garantire la continuità del servizio educativo e il pieno rispetto degli standard europei.

STATUTO DELLA REGIONE SICILIANA
Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Siciliana in materia di trasferimento ai comuni delle funzioni di polizia amministrativa di cui agli articoli 68 e 69 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 (decreto legislativo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha approvato un decreto legislativo che introduce norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Siciliana in materia di trasferimento ai comuni delle funzioni di polizia amministrativa di cui agli articoli 68 e 69 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773.

Il provvedimento, sul quale è stata sentita la Commissione paritetica prevista dall’art. 43 dello Statuto della Regione Siciliana, è finalizzato al trasferimento ai comuni siciliani delle funzioni di polizia amministrativa relative alle autorizzazioni necessarie per organizzare spettacoli e trattenimenti o eventi simili in luoghi aperti al pubblico, garantendo una gestione più vicina al territorio delle autorizzazioni per lo svolgimento di eventi e manifestazioni, come già avviene per i comuni delle regioni a statuto ordinario. I comuni avranno comunque l’obbligo di comunicare i provvedimenti emessi e le segnalazioni certificate alle prefetture competenti prima della data di svolgimento degli eventi, al fine di garantire un coordinamento efficace in materia di sicurezza pubblica.

ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE
1. Disposizioni sanzionatorie per la violazione degli obblighi in materia di diffusione e fornitura di carburanti sostenibili per l’aviazione di cui al regolamento (UE) 2023/2405 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 ottobre 2023 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni sanzionatorie per la violazione degli obblighi in materia di diffusione e fornitura di carburanti sostenibili per l’aviazione.

I proventi delle sanzioni saranno versati al bilancio dello Stato e successivamente trasferiti all’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) per sostenere la ricerca, l’innovazione e la produzione di carburanti sostenibili nel settore. Questa misura intende creare un circolo virtuoso, reinvestendo i proventi delle sanzioni nella transizione ecologica del settore aereo.

2. Attuazione della direttiva (UE) 2024/505 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 febbraio 2024, recante modifica della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri responsabili dell’assistenza generale che hanno completato la formazione in Romania (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che attua la direttiva (UE) 2024/505, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri responsabili dell’assistenza generale che hanno completato la formazione in Romania. Il testo stabilisce il riconoscimento sia per i diritti acquisiti specifici, sia per quelli previgenti, in conformità con la direttiva europea, risolvendo in questo modo le problematiche relative alla carenza di riconoscimento dei titoli di formazione.

La riunione è proseguita sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

ORDINAMENTI PROFESSIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri competenti, ha approvato tre disegni di legge di delega al Governo per la riforma degli ordinamenti professionali. È stato rinviato a una prossima riunione l’esame del disegno di legge delega relativo alla professione di dottore commercialista e di esperto contabile.

1. Delega al Governo per la riforma dell’ordinamento forense (disegno di legge)

Il testo, approvato su proposta del Ministro della giustizia Carlo Nordio, introduce importanti novità per la professione di avvocato.

Si ribadiscono la libertà e l’indipendenza dell’avvocato e si ripristina il giuramento professionale. Fatte salve le competenze attribuite ad altre professioni regolamentate, si considerano esclusive dell’avvocato le attività di consulenza e assistenza legale se svolte in modo continuativo, sistematico, organizzato e connesse all’attività giurisdizionale.

La delega interviene anche sulla disciplina del codice deontologico, prevedendo che la sua emanazione e il suo aggiornamento siano a cura del Consiglio nazionale forense (CNF), e rafforzando la disciplina del segreto professionale. Viene confermato il carattere personale dell’incarico, anche quando l’avvocato opera all’interno di un’associazione o società professionale e si conferma il principio della libera pattuizione delle parti e dell’equo compenso, introducendo la solidarietà nel pagamento da parte di tutti i soggetti coinvolti in un procedimento giudiziale.

In relazione allo svolgimento della professione in forma collettiva, per le associazioni professionali, vengono individuati gli elementi negoziali essenziali da includere nel contratto associativo e si stabilisce che un’associazione possa essere qualificata come “forense” solo se la maggioranza degli associati sono avvocati. Per le società tra professionisti (STP), si prevede che anche gli avvocati possano esercitare attività di consulenza all’interno di queste strutture. Per le società tra avvocati, la delega prevede che i titolari di una partecipazione sociale corrispondente ad almeno due terzi non solo del capitale e dei diritti di voto, ma anche del diritto di partecipazione agli utili, debbano essere avvocati iscritti all’albo. Viene inoltre specificato che i soci non professionisti possono essere ammessi solo per prestazioni tecniche o finalità di investimento. Le nuove norme escludono inoltre che la società possa prestare attività a favore del socio non professionista o di soggetti a lui collegati.

Un altro punto di rilievo è la disciplina delle reti professionali, che permette agli avvocati di esercitare la professione partecipando a reti, anche multidisciplinari, con altri professionisti come commercialisti e ingegneri, per progetti che richiedono competenze integrate. Viene precisato che un contratto di rete può avere per oggetto attività forensi solo se vi partecipano almeno due avvocati iscritti all’albo. La riforma interviene anche sull’esercizio dell’attività in regime di monocommittenza o di collaborazione continuativa, classificando tale attività come prestazione d’opera professionale intellettuale per favorire l’accesso al mercato e preservare l’autonomia e l’indipendenza dell’avvocato.

Il disegno di legge si occupa anche della formazione e dell’aggiornamento professionale, mantenendo l’obbligo di aggiornamento annuale e razionalizzando la disciplina delle specializzazioni forensi.

Infine, il provvedimento riforma il regime delle incompatibilità e amplia il catalogo delle attività “compatibili” con la professione di avvocato. A tal fine, vengono aggiunte cariche o funzioni quali amministratore unico o consigliere delegato di società di capitali, amministratore di condominio e agente sportivo. Viene confermata la compatibilità con l’insegnamento o la ricerca in materie giuridiche. Si armonizza, inoltre, la disciplina degli avvocati degli enti pubblici, rendendo obbligatoria l’iscrizione all’albo e prevedendo che le prestazioni professionali siano svolte esclusivamente in favore dell’ente di appartenenza.

2. Delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali

Il disegno di legge, approvato su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, contiene la delega al Governo per la riforma degli ordinamenti professionali. L’obiettivo del provvedimento è di avviare una revisione e un riordino organici delle normative vigenti, garantendo una maggiore coerenza e modernizzazione del sistema delle professioni, in linea con gli standard europei.

Tra gli aspetti principali della delega, che dovrà essere attuata entro 24 mesi, si segnala la previsione di:

  • una revisione della formazione continua e del tirocinio, da rendere più aderenti alle esigenze del mercato del lavoro. Si prevede inoltre di riorganizzare la disciplina del tirocinio professionale, anche in ottica di snellimento e ottimizzazione dei percorsi di accesso alle professioni;
  • una revisione della disciplina delle società tra professionisti (STP), con particolare riferimento alle modalità di iscrizione agli Albi professionali e al registro delle imprese, al fine di semplificare le procedure e favorire nuove forme di esercizio della professione;
  • la promozione del ricambio generazionale e misure per favorire la trasparenza e la rappresentanza di genere e la meritocrazia negli organi professionali.
3. Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie

Il testo, approvato su proposta del Ministro della salute Orazio Schillaci con procedura d’urgenza e collegato alla legge di bilancio per il 2025, mira a un’ampia rimodulazione dell’attuale sistema delle professioni sanitarie, sia dal punto di vista formativo che ordinistico. L’obiettivo è quello di rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale e di garantire elevati standard di qualità e sicurezza delle cure.

Tra le principali previsioni vi è una complessiva rimodulazione del sistema formativo, con l’avvio di un processo di aggiornamento dei percorsi di studio delle professioni sanitarie, al fine di renderli più adeguati alle esigenze della sanità moderna e integrati con le nuove tecnologie.

In materia di responsabilità professionale, il disegno di legge sostituisce la disciplina della responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario, limitando la punibilità per omicidio colposo e lesioni personali colpose, commessi nell’esercizio di una professione sanitaria, ai soli casi di colpa grave, purché siano state rispettate dal sanitario le linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge o le buone pratiche clinico assistenziali, sempre che le predette raccomandazioni o buone pratiche risultino adeguate alle specificità del caso concreto. Inoltre, si introduce un articolo in materia di colpa nell’attività sanitaria, individuando specifici parametri sulla base dei quale il giudice procede all’accertamento della stessa e del suo grado (es. la scarsità delle risorse umane e materiali disponibili, le eventuali carenze organizzative nonché la complessità della patologia del paziente).

STATI DI EMERGENZA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:

  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il giorno 30 giugno 2025 nel territorio del comune di Bardonecchia (TO), con lo stanziamento della somma di euro 1.900.000 per i fabbisogni più urgenti;
  • l’ulteriore stanziamento di euro 10.320.000 per la realizzazione degli interventi relativi allo stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 al 12 settembre 2024 nel territorio dell’intera provincia di Bergamo e dei comuni di Dolzago, Lecco, Missaglia, Molteno e Oggiono della provincia di Lecco e dei comuni di Gargnano, Bagolino, Pertica bassa e Lavenone della provincia di Brescia.
SCIOGLIMENTI DI CONSIGLI COMUNALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione delle comprovate ingerenze da parte della criminalità organizzata, che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Marano di Napoli e l’attribuzione della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Inoltre, ai sensi dello stesso articolo, il Consiglio dei Ministri, per consentire il completamento dell’attività di risanamento dell’ente, ha decretato la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento già deliberato del Consiglio comunale di Cerva (CZ).

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato sedici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Piemonte n. 9 del 08/07/2025, “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale. Anno 2025”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, nonché di tutela dei beni culturali, violano gli articoli 9 e 117, primo comma e secondo comma, lettera s), della Costituzione.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Puglia n. 11 dell’11/07/2025, recante “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti di Terzo settore”;
  2. la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 10 del 14/07/2025, recante “Misure per la competitività delle imprese attraverso l’ottenimento e il mantenimento di certificazioni”;
  3. la legge della Regione Liguria n. 11 dell’11/07/2025, recante “Proroga delle graduatorie del servizio sanitario regionale”;
  4. la legge della Regione Sardegna n. 19 del 14/07/2025, recante “Disposizioni per l’esonero dalla prestazione di garanzie finanziarie”;
  5. la legge della Regione Marche n. 15 del 09/07/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 22 novembre 2010, n. 17 (Modifiche alla legge regionale 20 giugno 2003, n. 13 “Riorganizzazione del Servizio sanitario regionale”)”
  6. la legge della Regione Sardegna n. 20 del 14/07/2025, recante “Norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica”;
  7. la legge della Regione Toscana n. 34 del 15/07/2025, recante “Disposizioni per la valorizzazione e la promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale”;
  8. la legge della Regione Piemonte n. 11 del 17/07/2025, recante “Misure per garantire modalità uniformi di esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria sul territorio regionale”;
  9. la legge della Regione Piemonte n. 12 del 18/07/2025, recante “Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 1° agosto 2024, n. 19 (Proroga delle graduatorie del servizio sanitario regionale)”;
  10. la legge della Regione Valle d’Aosta n. 19 del 15/07/2025, recante “Approvazione del rendiconto generale della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e del rendiconto consolidato dell’esercizio finanziario 2024”;
  11. la legge della Regione Veneto n. 9 del 15/07/2025, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 28 giugno 2013 n. 14 ‘Disposizioni in materia di agricoltura sociale’”;
  12. la legge della Regione Calabria n. 36 del 24/07/2025, recante “Modifiche della legge regionale 15 maggio 2024, n. 25 (interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio)”;
  13. la legge della Regione Calabria n. 42 del 24/07/2025, recante “Abrogazione della legge regionale 17 agosto 2009, n. 25 (norme per lo svolgimento di «elezioni primarie» per la selezione di candidati alla elezione di Presidente della Giunta regionale)”;
  14. la legge della Regione Basilicata n. 36 del 29/07/2025, recante “Istituzione dell’Osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria”;
  15. la legge della Regione Sardegna n. 21 del 30/07/2025, recante “Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2024 e rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2024”.

 

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