Opas MPS su Mediobanca, Bruno Tabacci: “Sconcertante l’atteggiamento del Governo”

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AgenPress. “È sconcertante l’atteggiamento del governo sull’operazione di acquisizione di Mediobanca da parte di Monte dei Paschi di Siena. Importanti esponenti dello stesso governo, dal Mef a Palazzo Chigi, hanno tentato di farla passare come un’operazione di mercato, in realtà il mercato e tutte le principali istituzioni finanziarie straniere hanno visto questa vicenda con grande preoccupazione e di fatto si sono schierati dalla parte opposta, ad esempio nella recente assemblea di Mediobanca del 21 agosto. Mi ha colpito l’atteggiamento passivo delle autorità di vigilanza, che da Costituzione devono essere indipendenti dal governo”.
Lo ha dichiarato il deputato Bruno Tabacci, intervenuto a ‘Conti in tasca’ condotto da Sergio Luciano sulla FM di Giornale Radio.
“Io penso che non si possa accreditare l’idea evidenziata da molti articoli sulla stampa estera, che per operare in Italia bisogna assecondare le richieste e i bisogni del governo, sarebbe molto negativa per il nostro paese. Ovviamente il governo si è schierato apertamente con Delfin e Caltagirone, due imprenditori che da anni hanno come obiettivo di esercitare una influenza dominante su Mediobanca e quindi sui mercati generali. Legittimo, io non discuto questo, però è avvenuto con un meccanismo che aggira le regole previste dal testo unico della finanza, non avendo mai comunicato al mercato e alle competenti autorità di vigilanza l’esistenza di un patto tra di loro. Anzi hanno lanciato un’offerta pubblica di acquisto, scambio, OPAS, delle azioni di Mediobanca pur avendo superato congiuntamente la soglia del 25% e fingendo di agire in maniera non coordinata tra di loro”, ha aggiunto Tabacci.
“Tutto questo è a discapito dei piccoli azionisti che non hanno voluto beneficiare della tutela normativa di un’offerta pubblica in contanti, i soldi veri sono minimali rispetto al complesso dell’operazione, aggiuntivi, non in carta. Il governo ha fatto il resto condizionando lo stesso disegno, altri azionisti guarda caso tutti italiani e in particolare alcune casse previdenziali come ovviamente pensano di avere un occhio di riguardo del governo, quindi con un investimento molto minore si sono assicurati il controllo di Mediobanca e quindi di Generali”, ha concluso Tabacci.
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