E’ morto Nicola Pietrangeli, aveva 92 anni

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AgenPress. È morto oggi, all’età di 92 anni, Nicola Pietrangeli — una delle figure più grandi e rappresentative della storia del tennis italiano.
Il mondo del tennis perde un’icona: campione appassionato, elegante interprete del “gioco classico”, e simbolo di un’epoca in cui l’Italia iniziava a farsi spazio sulla scena internazionale.

Pietrangeli vinse per due volte il titolo singolare del Roland Garros, nel 1959 e nel 1960 — diventando il primo italiano a conquistare uno Slam.
Oltre ai successi a Parigi, vinse anche due volte gli Internazionali d’Italia (1957 e 1961), oltre a numerosi altri tornei in Europa.
In doppio, con il compagno di molte battaglie Orlando Sirola, si aggiudicò il titolo al Roland Garros 1959.
In Coppa Davis detiene per decenni il record italiano per match giocati e vinti: un simbolo dell’impegno e del legame col suo Paese.
Dopo il ritiro, contribuì a scrivere un altro capitolo del tennis azzurro: come capitano guidò la nazionale negli anni in cui iniziarono a germogliare speranze e nuove generazioni.

La sua racchetta, il suo stile, la sua eleganza in campo — tutto ha contribuito a renderlo “Il Principe della Racchetta”, un soprannome che ben rappresenta l’eleganza di un tennis che oggi pare lontano.

Negli ultimi mesi, Pietrangeli aveva già vissuto un anno difficile: a luglio 2025, aveva perso il figlio minore, Giorgio Pietrangeli, 59 anni, ex surfista e campione di surf negli anni Ottanta.
Al dramma personale si era aggiunta una certa fragilità fisica: lo scorso dicembre 2024 aveva subito un intervento a causa di una frattura all’anca.
Eppure, fino all’ultimo, Pietrangeli era rimasto una voce rispettata nel mondo del tennis italiano, amato per la schiettezza e la passione con cui seguiva le nuove generazioni.

Oggi quel che resta — oltre ai trofei e alle pagine di storia — è un’eredità di coraggio, talento e dignità sportiva.

Con la sua scomparsa, il tennis italiano e internazionale perde un modello. Diverse istituzioni e protagonisti del mondo dello sport hanno già espresso cordoglio: il centro del torneo degli Internazionali BNL d’Italia — l’arena principale del tennis italiano — porta il suo nome, a testimonianza di quanto fosse centrale nella storia dello sport nazionale.

In tanti oggi — ex colleghi, campioni contemporanei, appassionati — ricordano non solo i titoli, ma la classe, lo stile, il carisma umano e sportivo di Pietrangeli.

Nicola Pietrangeli non è stato solo un tennista: è stato un simbolo.
Un punto di riferimento per chi veniva dopo, un ambasciatore del tennis italiano nel mondo, un uomo che ha trasformato la racchetta in strumento di eleganza, tecnica e orgoglio.

Addio, “Principe della Racchetta”. Il tuo nome resterà scolpito in ogni angolo del Foro Italico, in ogni racchetta che vibrerà sulla terra rossa, e in ogni sogno giovane che si avvicinerà a una racchetta per la prima volta.

 

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