AgenPress. Il Sottosegretario Borgonzoni ha incontrato oggi a Seul Yoo Hyun-seok, Presidente di KOCCA – Korea Creative Content Agency, l’agenzia coreana per lo sviluppo dei contenuti creativi. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per approfondire le opportunità di collaborazione tra Italia e Corea del Sud nei settori della cinematografia, della televisione e dei contenuti digitali.
Durante il colloquio, le due delegazioni hanno esplorato nuove strategie di cooperazione e condiviso idee per iniziative congiunte, volte a valorizzare il talento creativo e a favorire lo scambio culturale tra i due Paesi. È stato inoltre concordato di rinsaldare il dialogo con un nuovo incontro in occasione del Festival della Fiction, che si terrà a Rimini e Riccione il prossimo luglio, per consolidare le partnership e definire progetti concreti di collaborazione internazionale.
Il Sottosegretario Borgonzoni ha ribadito che “l’incontro di oggi rappresenta un passo significativo per rafforzare il legame culturale e creativo tra Italia e Corea del Sud. I contenuti culturali non sono soltanto strumenti di narrazione, ma leve strategiche per l’innovazione, lo sviluppo economico e la collaborazione internazionale. Puntiamo a costruire una partnership solida, in cui il talento dei nostri professionisti possa incontrare quello dei colleghi coreani, generando progetti condivisi capaci di valorizzare le eccellenze dei nostri Paesi e aprire nuove opportunità nel panorama globale dei contenuti creativi”.
Dichiara il Presidente di Cinecittà Antonio Saccone “L’incontro con un’agenzia come la KOCCA – Korea Creative Content Agency, fa efficace parte dell’intelaiatura diplomatico-culturale di questa missione in Corea. La Kocca è un soggetto centrale dell’ecosistema produttivo dell’industria coreana, occupandosi di audiovisivo a 360 gradi, dalla produzione e distribuzione al mercato estero, fino a territori come il videogame, l’animazione, i nuovi contenuti digitali. Cinecittà nella sua funzione di internazionalizzazione del nostro cinema non può che trarre beneficio da questo dialogo, per disegnare i rapporti coproduttivi del futuro. E avvicinare la produzione italiana a nuove frontiere non solo geografiche, ma narrative e creative”
