AgenPress. Dopo gli interrogatori condotti dalla polizia federale, Mogherini, Sannino e Zegretti, sono stati rilasciati nella notte perché “non ritenuti a rischio di fuga”.
Tuttavia, l’impianto accusatorio resta: la Procura europea li ha formalmente informati delle accuse a loro carico. Rimane quindi in corso l’indagine. Come sempre in questi casi, vale il principio di presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
Mogherini, Sannino e Zegretti sono stati fermati dalle autorità belghe nell’ambito di un’inchiesta su una presunta frode riguardante fondi europei destinati alla formazione di giovani diplomatici.
Il blitz ha coinvolto il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), con perquisizioni nella sede a Bruxelles, e il Collegio d’Europa a Bruges, oltre ad alcune abitazioni private.
Secondo la Procura europea (EPPO), le accuse nei loro confronti sono:
- frode negli appalti
- corruzione
- conflitto di interessi
- violazione del segreto professionale
L’ipotesi al centro dell’indagine è che il bando per l’Accademia diplomatica europea — destinato a finanziare corsi per aspiranti diplomatici — “sia stato “pilotato”: secondo gli inquirenti, il Collegio d’Europa — che Mogherini guida dal 2020 — potrebbe essere stato avvertito in anticipo dei criteri di selezione prima della pubblicazione ufficiale del bando.
Così facendo, avrebbe ottenuto un vantaggio ingiusto rispetto a potenziali concorrenti, configurando irregolarità gravi da un punto di vista legale e etico.
Chi sono Mogherini, Sannino e Zegretti
Federica Mogherini — già Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera (2014-2019); dal 2020 rettrice del Collegio d’Europa.
Stefano Sannino — diplomatico di lungo corso, ex segretario generale del SEAE; attualmente direttore generale di una direzione della Commissione europea per Medio Oriente e Nord Africa.
Cesare Zegretti — manager del Collegio d’Europa (co-direttore dell’ufficio “executive education, training and projects” dal gennaio 2022).
Il loro coinvolgimento ha scosso la diplomazia europea — un caso che tocca vertici istituzionali e accademici coinvolti nella formazione dei futuri diplomatici dell’UE.
Il rilascio di Mogherini, Sannino e Zegretti non chiude l’inchiesta: la Procura europea ha rilanciato un atto d’accusa formale, ma resta da chiarire se e come verranno confermati i sospetti su frode, corruzione e conflitto di interessi.
Nei prossimi giorni — e settimane — sarà fondamentale seguire l’evoluzione del caso: verificare se emergeranno prove, se verranno chiesti rinvii a giudizio, e come reagiranno le istituzioni coinvolte (SEAE, Collegio d’Europa, Commissione UE).
Questo caso ha il potenziale per diventare uno dei più rilevanti scandali interni all’UE degli ultimi anni, soprattutto per una figura come Mogherini, da sempre simbolo della diplomazia europea.
