Festa del Tricolore 2025. La Fondazione Insigniti OMRI ringrazia i Governatori dei Rotary e dei Lions per la condivisione delle celebrazioni
AgenPress. Anche quest’anno la Fondazione Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, presieduta dal Prefetto Francesco Tagliente, ha celebrato con grande partecipazione la Giornata Nazionale della Bandiera, che dal 1996 si festeggia il 7 gennaio. La Fondazione ha organizzato una serie di iniziative che hanno coinvolto le principali espressioni dell’associazionismo civile, tutte unite dall’impegno di tutelare e onorare i simboli della Repubblica.
Tre gli appuntamenti più significativi: una puntata speciale del programma Monitor, in onda sulla rete Italia 7 il pomeriggio di domenica 5 gennaio e replicata lunedì 6 e martedì 7 gennaio, la conferenza-spettacolo «Le note e i colori: chiacchierata briosa sui simboli del nostro Risorgimento», che si è tenuta nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia il pomeriggio del 7 gennaio e l’omaggio al Tricolore della Fondazione con il concerto del direttore d’orchestra pugliese Stefano Miceli.
La puntata di Monitor condotta da Gaetano D’Arienzo condivisa con i Governatori dei Distretti Rotary 2071 e Lions 108 Tb
La puntata di Monitor ha visto la partecipazione del Presidente della Fondazione, Francesco Tagliente, di Michele D’Andrea, divulgatore storico e membro della Fondazione, del Governatore del Distretto Rotary 2071, Pietro Belli e della Governatrice del Distretto Lions 108 Tb, Patrizia Campari Faraci. Sono intervenuti inoltre il Prefetto Luigi Viana, Presidente del Comitato Provinciale di Torino della Fondazione, il Questore Girolamo Di Fazio, Presidente del Comitato Provinciale di Catania e il tenore Cataldo Caputo, Vicepresidente del Comitato Provinciale di Bari.
La campagna di sensibilizzazione della Fondazione OMRI per ottenere il riconoscimento costituzionale dell’Inno Nazionale
Il tema della conoscenza e del rispetto del decoro e della dignità dei simboli della Repubblica è fondamentale per la Fondazione OMRI, che ha recentemente avviato una campagna di sensibilizzazione per ottenere il riconoscimento costituzionale dell’Inno Nazionale, proponendo di inserirlo accanto al Tricolore nell’articolo 12 della Costituzione. Questo appello, indirizzato l’11 aprile ai Presidenti di tutti i Gruppi parlamentari di Camera e Senato, è stato condiviso anche con Enti e associazioni, compresi i vertici rotariani e lionistici, affinché si traduca in un impegno comune da perseguire nel 2025.
Il Tricolore simbolo dei sentimenti più nobili del popolo italiano
«Parlando della bandiera – ha dichiarato Tagliente – la prima cosa che mi viene in mente è la forza che essa esprime come simbolo della nostra Patria e delle libertà conquistate. È il simbolo dei sentimenti più nobili del popolo italiano, perché rappresenta l’unità della Nazione e per la Nazione. È il vessillo che ha accompagnato il cammino del nostro Paese per più di duecento anni, sia nei momenti luminosi che in quelli più bui. Si può dire che il Tricolore è cucito sulla pelle degli italiani fin dalla nascita, anche se spesso non ce ne accorgiamo, perché affiora e si manifesta in circostanze particolari, dando forza, passione e coraggio, specialmente quando la comunità vive momenti di euforia (come un grande successo sportivo o una vittoria elettorale) o situazioni drammatiche, in cui i legami sociali si riscoprono più solidi. Ricordo il commento del conduttore della diretta televisiva durante il rientro della Nazionale di calcio con la Coppa del Mondo nel 2006: “Tutti con la bandiera, tutti con qualcosa che rappresenti comunque il Tricolore” – ha detto Tagliente. – Da quel commento emerge il sentimento istintivo, irrazionale e passionale che anima il nostro Tricolore, anche tra i giovani, non solo in occasione di eventi sportivi».
La gratitudine al Presidente Ciampi per aver rivalutato simboli e parole che la nostra storia recente aveva messo in ombra
Tagliente ha poi ricordato quanto dobbiamo essere grati al Presidente Ciampi, che ha avuto il merito di sdoganare simboli e termini che la nostra storia recente aveva messo in ombra. Per molti decenni, dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale, la parola “Patria” fu bandita da ogni testo ufficiale, poiché il suo significato etimologico di “Terra dei Padri” aveva assunto un’accezione negativa. Anche l’esposizione della bandiera, che negli altri Paesi è una naturale manifestazione di identità e appartenenza, ne seguì la stessa sorte. Entrambe, la parola e il simbolo, furono percepiti da almeno due generazioni del secondo dopoguerra come un richiamo al periodo della dittatura fascista, quando il patrimonio lessicale e iconografico italiano fu piegato alle esigenze del regime.
Il Tricolore e i giovani
Lo spirito del Tricolore, tuttavia, si è radicato anche nei giovani, andando oltre gli eventi loro più vicini. Basti pensare a come abbiamo vissuto la prima fase dell’emergenza pandemica. Abbiamo visto finestre, balconi e terrazzi trasformarsi in tavolozze tricolore, mentre l’inno nazionale e altri brani che esprimevano l’identità del popolo italiano risuonavano in tutto il Paese.
«Da lì – ha proseguito Tagliente – è emerso un sorprendente senso di appartenenza e solidarietà che voglio definire “patriottico” nella sua accezione più nobile, come un sentimento collettivo unanimemente condiviso»
Il Tricolore in Costituzione
Nel 1947, con l’approvazione della Costituzione, il Tricolore venne ufficialmente inserito nella nostra Carta fondamentale all’articolo 12: «La bandiera della Repubblica è il Tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni».
Non è un caso che i costituenti abbiano scelto il termine “Tricolore italiano”, già utilizzato da Carlo Alberto nel 1848, per sottolineare il legame tra il vessillo repubblicano e quello che, il 23 marzo 1848, segnò l’inizio del cammino verso l’indipendenza nazionale.
La campagna avviata dalla Fondazione OMRI per promuovere il rispetto e la tutela del Tricolore e dell’Inno Nazionale
Il Presidente Tagliente ha poi sottolineato l’attualità e la forza ideale dei nostri simboli nazionali: «Oggi più che mai è necessario che il Tricolore e l’Inno siano oggetto di un impegno collettivo per preservare il loro valore, il loro decoro e la loro dignità. La Fondazione Insigniti OMRI ha avviato una campagna per promuovere il rispetto e la tutela di questi simboli. I Comitati provinciali della Fondazione sono impegnati in momenti pubblici di riflessione per sensibilizzare sull’uso, l’esposizione e il rispetto del nostro Tricolore». E ha concluso: «Il 7 gennaio 2025 la bandiera italiana festeggia il suo compleanno, ma l’impegno della Fondazione non si ferma. Dobbiamo continuare a promuovere la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione dei nostri simboli nazionali affinché rimangano un punto di riferimento solido per le generazioni future. La Giornata Nazionale della Bandiera è solo un’occasione in più per rinnovare questo impegno e celebrare il nostro legame indissolubile con la Nazione, la sua storia e i suoi valori.»
La lezione-spettacolo sui simboli della Repubblica nella storica Sala del Tricolore di Reggio Emilia
Di tutt’altro genere l’evento nella storica Sala del Tricolore di Reggio Emilia, proprio dove, 228 anni fa, il Parlamento della Repubblica Cispadana approvò la proposta del deputato Compagnoni di attribuire al nuovo Stato la bandiera con i colori “nazionali” verde, bianco e rosso. L’orientamento del vessillo cispadano era orizzontale, come quello ungherese, ma questo non rappresenta un problema.
Come ha spiegato il divulgatore storico Michele D’Andrea, la stagione giacobina e quella del 1848 furono caratterizzate da una sorta di anarchia vessillologica, con una creatività effervescente che combinò in maniera disordinata forme, colori, dimensioni e figure, anche quando le bandiere furono adottate con tanto di decreto reale. Questo portò spesso in tilt esperti anche blasonati, che ci hanno consegnato come verità autentiche alcune bufale.
Questi e altri retroscena poco noti sono stati raccontati da D’Andrea con uno stile brillante e coinvolgente, ma sempre sostenuto da una rigorosissima indagine storico-archivistica che rappresenta oggi il punto di arrivo della ricerca sulle origini e sulle vicende del Tricolore, o meglio, dei Tricolori dell’indipendenza.
L’Inno Nazionale vittima di cattive esecuzioni che ne hanno stravolto in senso militaresco l’autentica origine operistica
Insieme al Tricolore, si è parlato anche dell’Inno Nazionale, pure lui vittima di cattive esecuzioni che ne hanno stravolto in senso militaresco l’autentica origine operistica. Anche in questo caso, non sono mancate sorprese, aneddoti e curiosità, con una rassegna imperdibile degli inni degli altri che ha svelato appropriazioni indebite, veri e propri furti con destrezza, testi improbabili e altre “perle” musicali che hanno divertito e incuriosito il folto pubblico.
Alla fine, è stato chiesto al pubblico di cimentarsi nel canto dell’Inno come lo aveva scritto Michele Novaro, unendo così, attraverso il canto e i colori della nostra bandiera, i due simboli della nostra identità nazionale.
L’omaggio al Tricolore della Fondazione con il concerto del direttore d’orchestra pugliese Stefano Miceli
La Fondazione OMRI ha onorato la nostra Bandiera anche partecipando a un evento musicale a San Donato Milanese.
Il concerto, in formazione cameristica, ha visto la partecipazione straordinaria del famoso pianista e direttore d’orchestra Stefano Miceli, autorevole membro della Fondazione Insigniti OMRI. Pugliese di origine e residente da oltre dieci anni a New York.
Il Maestro Miceli si è esibito nei più importanti palcoscenici mondiali, da Berlino a Sydney. Nel 2015 ha accompagnato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione di una visita ufficiale in Vietnam.
Con lui hanno suonato due illustri esponenti del panorama cameristico milanese: il Maestro Francesco Borali, violinista della Filarmonica della Scala e docente, e il Maestro Marcella Schiavelli, violoncellista stabile dell’Orchestra da Camera Italiana diretta da Salvatore Accardo. Tra i brani musiche di Haydn, Tchaikovsky, Kreisler, Mendelssohn e Hummel.
Il concerto, voluto anche dal Sindaco di San Donato Milanese Francesco Squeri, rappresenta per la Fondazione Insigniti OMRI, attraverso il Maestro Miceli che ha proposto di dedicare il concerto alla Bandiera, un’occasione di riflessione sul significato profondo del nostro Tricolore, simbolo di libertà, unità e identità nazionale.
Il Presidente della Fondazione Insigniti OMRI Francesco Tagliente considera questo evento un’ulteriore testimonianza del valore della cultura come strumento di comunione d’intenti, in sintonia con i valori che la Fondazione promuove fin dal momento della sua nascita
