Milano, Mirabelli (PD): “Non serve discontinuità ma far fronte ai nuovi bisogni. Non dedicare due anni pensando alle elezioni”

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AgenPress. “Mancano due anni alle elezioni del nuovo sindaco di Milano. E’ molto e in mezzo ci sono appuntamenti importanti come le Olimpiadi invernali. C’è da rispondere a problemi nuovi che sono emersi e che fanno parte della contemporaneità. E’ per questo che non vorrei parlare di fine di un ciclo: definiamola fase nuova. Una fase nuova nella quale il centrosinistra ha responsabilità precise guardando al presente e al futuro della metropoli. Sarebbe un errore pensare di dedicare i prossimi due anni ad aspettare le elezioni, con tutto quello che ne consegue”.

Lo dice il senatore milanese Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato in un’intervista rilasciata ad Affaritaliani.it.

“Non serve discontinuità rispetto al mandato di Beppe Sala – precisa il senatore Mirabelli nell’intervista – ma piuttosto iniziare ad aggredire le contraddizioni che la crescita e l’internazionalizzazione della città portano con sé. Come dicevo: ci sono bisogni nuovi. Le priorità oggi sono, prima di tutto, proseguire i progetti già avviati dall’attuale amministrazione. Poi penso che ci siano altre due priorità: le Olimpiadi. Possono accrescere la dimensione europea, internazionale di questa bella città che è Milano. E poi c’è la realizzazione del piano casa. E’ un tema fondamentale, ce ne rendiamo conto tutti. Abbiamo la necessità di rendere Milano accessibile non solo ai redditi alti ma a tutti. Serve anche rivendicare i cambiamenti positivi prodotti”.

Riguardo alle prossime elezioni per la città, Mirabelli dice “Penso che serva ripartire dalla coalizione di governo. Ma bisogna avere l’ambizione di allargarla, partendo dai contenuti, alle esperienze civiche cresciute nei territori in questi anni. La candidatura del nuovo sindaco dovrà nascere in questo contesto e avere due caratteristiche. La prima è saper valorizzare e rivendicare i cambiamenti positivi realizzati in questi anni. La seconda è mettere al centro del futuro governo la lotta alle diseguaglianze. Mettiamola così: come utilizziamo le ricchezze prodotte dalla crescita proprio per ridurre le diseguaglianze? Diamo la risposta a questa domanda e facciamone il nostro programma”.

Sulla questione delle primarie, il senatore Mirabelli afferma: “Sarà la coalizione a decidere come scegliere il candidato. Ribadiamo un concetto di buon senso: le primarie sono un mezzo e non un fine. Quello che escluderei sono le primarie di partito. Non fosse altro che bisogna evitare il rischio che allontanino energie anziché coinvolgere”.

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