AgenPress. Credo che a nessuno sfugga il fatto che se cala la produzione industriale, come ancora una volta viene registrato dall’ISTAT, ciò derivi da una diminuzione della domanda di Mercato, non volendo le imprese produrre solo per riempire i propri magazzini.
Già da tempo le famiglie italiane sono attraversate da due elementi che condizionano il loro potere di acquisto: da un lato un indecente aumento di prezzi e tariffe e dall’altro una stagnazione dei redditi derivanti da lavoro o pensione. In questi giorni, oltre a registrare continuamente e senza sosta tali aumenti, attraverso il nostro Osservatorio, la stessa OCSE ci informa, cosa saputa e risaputa, che la caduta degli stipendi dal valore del 2021 è pari a meno 7,5%.
Per ristabilire una situazione più positiva bisogna accingersi a fare celermente almeno queste cose: accelerare gli investimenti nel Paese a partire da quelli del PNRR per creare lavoro nuovo e non povero, agevolare il rinnovo dei contratti, ristabilire il valore delle pensioni in essere bistrattate da decisioni che ne hanno diminuito il potere di acquisto non applicandone la relativa Perequazione, istituire un salario minimo legale anche per contrastare il fenomeno del lavoro in nero, ritornare alla decisione di abbattere le aliquote IVA sul Gas e degli Oneri Generali di Sistema sulla Luce come effettuata dal Governo Draghi, togliere l’aumento dell’accise sul Gasolio deciso recentemente che incide su aumenti trasporti e quindi dei prezzi.
Ed infine a causa delle diminuzioni dell’entrate per queste operazioni si intervenga pure su due tassazioni: istituzione di una Patrimoniale, escludendo il valore della prima casa, e aumentare le tasse di successione ereditaria anche modificando l’attuale franchigia. Tutto ciò servirà non solo a riequilibrare il bilancio statale, utile per un necessario welfare, ma anche a contrastare l’indecente diseguaglianza che si è creata nel Paese – dichiara Rosario Trefiletti Presidente C.C.I.