AgenPress. Dopo settimane di intense dinamiche diplomatiche, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di fare un passo indietro nel suo ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina.
Durante la sua campagna, Trump aveva dichiarato di poter risolvere il conflitto in sole 24 ore. Tuttavia, oggi adotta un atteggiamento più prudente, sostenendo che un vero vertice trilaterale con Putin e Zelenskyy potrà avvenire solo dopo un primo incontro diretto tra i due leader. Questo segna un netto cambiamento rispetto alla sua precedente retorica.
I negoziati, pur mostrando iniziali aperture, si sono arenati a causa delle nuove pretese avanzate dal Cremlino. Mosca chiede potere di veto sulle garanzie di sicurezza occidentali e un ruolo dominante nelle condizioni del summit. Il Ministro Lavrov ha sottolineato la necessità che qualsiasi vertice sia l’ultima fase delle trattative, non una complicazione ulteriore.
Trump si allontana temporaneamente dal ruolo di mediatore diretto, proponendo anziché un vertice trilaterale immediato, un incontro preventivo tra Putin e Zelenskyy. La decisione è stata condizionata da nuove richieste russe che complicano ulteriormente il quadro negoziale. Analisti sottolineano come questa strategia possa effettivamente favorire la posizione di Mosca, mentre le garanzie occidentali rimangono vaghe e deboli. Il futuro delle trattative si concentrerà su garanzie, armi e condizioni concrete per far progredire la diplomazia.