AgenPress. Nella serata di domenica 30 novembre 2025, Emma Bonino è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito, in “codice rosso”, dopo un malore. Subito dopo l’arrivo è stata trasferita nel reparto di terapia intensiva.
Secondo quanto reso noto dalle fonti sanitarie e dal partito +Europa, la leader radicale di 77 anni sarebbe vigile e reagirebbe agli stimoli.
Al momento – si apprende – le sue condizioni sono “sotto controllo”, in attesa di un bollettino medico ufficiale, previsto nella mattinata di oggi.
Questo ricovero non è il primo nella storia recente di Bonino. Nel 2023 l’ex ministra aveva annunciato di aver concluso con successo le terapie per un microcitoma polmonare, una forma aggressiva di tumore ai polmoni che le era stata diagnosticata nel 2015.
Solo lo scorso anno — nell’ottobre 2024 — era stata già ricoverata, sempre per problemi respiratori. Nonostante le preoccupazioni, in quel caso fu definito un miglioramento chiaro: rispose bene alle terapie e uscì dal reparto di terapia intensiva.
La nuova crisi — manifestatasi improvvisamente in codice rosso — riporta sotto i riflettori le sue precarie condizioni respiratorie, segnate da una storia di malattia non banale.
Il ricovero di Bonino ha già suscitato una forte mobilitazione di attenzione e solidarietà nel mondo politico e tra i cittadini. Data la sua lunga e controversa carriera — dal suo ingresso nel Partito Radicale nel 1975, attraverso le sue battaglie per la legalizzazione dell’aborto, l’energia nucleare, le droghe leggere, fino all’impegno in sede europea e ministeriale — la sua figura rimane centrale del dibattito su diritti civili e riforme in Italia.