AgenPress. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato che gli uomini armati erano “motivati dall’ideologia dello Stato Islamico” che “esiste da più di un decennio e che ha portato a questa ideologia di odio e, in questo caso, alla predisposizione a commettere omicidi di massa”.
Lo Stato Islamico, o ISIS, ha preso il controllo di vaste aree della Siria e dell’Iraq nel 2014, ma il gruppo militante è stato successivamente respinto dall’esercito statunitense e dai suoi alleati, sebbene la sua ideologia abbia ispirato attacchi da parte di estremisti in Europa e altrove negli ultimi anni. Sacche di ISIS sono ancora attive anche in Medio Oriente: sabato il presidente Donald Trump ha attribuito all’ISIS la responsabilità di un attacco in Siria in cui sono morti due soldati dell’esercito statunitense e un interprete civile statunitense.
Albanese ha dichiarato che i due uomini armati avevano pianificato attentamente l’attacco e non sembravano avere complici. “L’indagine è in corso, ma sembrerebbe che abbiano agito da soli”.
“Evidentemente era ben pianificato. Avevano chiaramente ponderato la posizione sul ponte per garantirsi una posizione più elevata rispetto alle persone che volevano colpire. E questo è stato un attacco meticoloso, calcolato e a sangue freddo”, ha concluso Albanese.
