“Se il ministro Crosetto e il governo di cui fa parte hanno veramente dignità vengano in tribunale, sarà il tribunale penale internazionale a giudicare se loro sono stati o no complici del genocidio. Ma è stato complice chiunque, non solo il governo italiano, porterei a giudizio tutti coloro che hanno taciuto per mesi mentre il popolo palestinese veniva sterminato senza pietà, hanno detto solo parole generiche – ha proseguito Ovadia – Io rispetto il governo spagnolo, quello irlandese, quelli che simbolicamente hanno riconosciuto lo stato di Palestina, per dire che non accettano l’occupazione sionista in quelle terre che non appartengono ad Israele, ma sono dei palestinesi”.
“L’Italia non ha avuto coraggio, perché siamo ancora la vecchia Italietta che si barcamena. Ha accolto sicuramente e se ne può far merito, ma non ha condannato il genocidio perché obbedisce agli americani. Quello è un genocidio. Quando Netanyahu è andato a parlare all’ONU, sono usciti il 70-80% dei rappresentanti – ha concluso Moni Ovadia – Io mi auguro che arrivi un giorno in cui un governo israeliano riconosca le proprie colpe e provveda a ripararle. Sarà meraviglioso quel giorno, ma ora non vedo nessuna prospettiva. Finchè ci sarà l’ideologia sionista che dice questa terra è nostra, ce l’ha data Dio, ci saranno solo morti e fiumi di sangue”.
