AgenPress. “Lo dico in modo molto semplice: le ragazze si laureano prima e meglio dei loro coetanei ma poi trovano lavoro dopo e spesso meno qualificato rispetto alla formazione maturata.
E’ una perdita di autonomia e libertà femminile, di valore e qualità sociale, imperdonabile. Il lavoro delle donne ha bisogno di maggiori e più qualificate politiche attive. E noi lavoreremo perché questo accada, dopo lo scandalo di un’Anpal che non hai mai funzionato in questi anni come avrebbe dovuto, venendo meno anche alle cose più semplici, ovvero la messa a punto di una piattaforma per l’incrocio automatico domanda e offerta di lavoro”.
Così pochi minuti fa nel corso della Tribuna elettorale promossa dagli Stati Generali delle Donne e coordinata da Margherita Cogo, la senatrice Teresa Bellanova, presidente di Italia Viva, Viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, candidata al Senato, liste plurinominali, per Azione-Italia Viva in Puglia come capolista e in Sicilia Collegio 1.
“Abbiamo esperienza sufficiente maturata in questi anni”, ha aggiunto Bellanova, “per sapere con esattezza tutto quello che non deve essere fatto, a partire da una evidente necessità: in un Paese come l’Italia che ha un disperato bisogno di nuove generazioni e donne per una maggiore qualità e inclusività del mercato del lavoro non ci possono essere 21 politiche attive tante quante sono le Regioni. Chi parla di balcanizzazione della gestione regionale delle politiche attive ha ragione, e questo indipendentemente da quali Regioni hanno maturato pratiche eccellenti e quali sono ancora all’anno zero. E’ evidente la necessità di portare a regime una strategia e politiche nazionali, e subito dopo di intervenire Regione per Regione con integrazioni ad hoc. E invece questo è un tema totalmente ignorato in questa campagna elettorale dove di tutto si parla tranne che di quanto è necessario al Paese”.