AgenPress – “È pacifico che un cambiamento fosse necessario. Il terrore della firma da parte di sindaci e pubblici amministratori è sicuramente un problema. Il ministro Nordio mi ha garantito che ci sarà una rivisitazione complessiva dei reati contro la pubblica amministrazione e non ho motivi per dubitare della sua parola”.
Lo dice la senatrice della Lega Giulia Bongiorno a La Stampa in merito all’abolizione del reato di abuso d’ufficio.
“Quando per ogni firma si deve chiedere il parere all’avvocato, abbiamo una pubblica amministrazione paralizzata e timorosa. Il che evidentemente non è sinonimo di efficienza”, spiega. Ora però “occorre evitare rischi di interpretazioni estensive di altri reati”.
“Non si può escludere”, infatti, che i magistrati usino altri reati per portare avanti le indagini. “Ecco perché – prosegue Bongiorno – è auspicabile una riforma organica dei reati contro la Pubblica amministrazione. Considero l’abrogazione dell’abuso d’ufficio un punto di partenza e non di arrivo”.
Sull’interrogatorio anticipato, “da penalista credo sia giusto porre le persone indagate nelle condizioni di poter replicare alle accuse prima di essere arrestate”. Mentre sui limiti alla pubblicazione delle intercettazioni, la senatrice ritiene “che ci sia ampia possibilità di pubblicare le intercettazioni essenziali”. E aggiunge che “una informazione corretta impone di attendere che il materiale sia completo”.