AgenPress. “Sto pagando per essermi fatto corrompere da quella sinistra che prima mi ha utilizzato e oggi non mi vuole più sentire. Posso dire, però, che nelle mie cooperative il convento era ricco e i frati poveri, non come invece accade in quelle cooperative vicine a Soumahoro”.
A dirlo Salvatore Buzzi, qualche giorno fa uscito dal carcere in un’intervista esclusiva al quotidiano L’Identità.
“Per fortuna – spiega l’ex ras delle cooperative – non avevo niente a che dividere con quel mondo. Tra noi, allora, circolava un detto di Rino Formica, ex ministro socialista degli anni Ottanta: convento ricco e frati poveri, ovvero Buzzi.
Lì, invece, accadeva l’esatto contrario: il convento era povero e i frati ricchi. Non a caso quando ci sono stati gli arresti relativi a Mafia Capitale la Cooperativa aveva un patrimonio da 30 milioni di euro, mentre io sono stato trovato con poche cose”.