AgenPress – “Non mi pare” ci sia un rischio di isolamento dell’Italia a Bruxelles dopo il voto del Parlamento sul Mes. “È più importante la Costituzione europea o la riforma del Mes? È più importante la prima” e “la Francia e l’Olanda hanno bocciato la Costituzione europea e non mi pare che siano additate o nemiche dell’Europa, quindi nessuna ricaduta” nei rapporti con l’Europa “e non mi pare siano isolate”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in Albania.
“Ho sempre detto che sarebbe giusto compiere dei passi avanti verso l’unione bancaria” e “sono favorevole in linea di principio al Mes come strumento salva-Stati e in linea di principio anche come strumento salva-banche ma così concepito è uno strumento fuori controllo. Una delle cose da fare per avere l’approvazione di Forza Italia è correggere il testo e far sì che da parte del Parlamento europeo ci sia un’azione di controllo così come accade per la Bce”.
“La posizione di Forza Italia è diversa da quella della Lega e di Fratelli d’Italia, non siamo lo stesso partito e il governo non si basa sulla riforma del Mes”. Il voto diverso in Parlamento ieri “non ha niente a che vedere con la solidità del governo o la coesione della maggioranza. Siamo partiti diversi e il Mes non faceva parte degli accordi del governo o del programma elettorale”, ha aggiunto.
“A Giorgia Meloni e a Matteo Salvini lo avevo anticipato già mercoledì sera: sul Mes ci asterremo. Il governo si è rimesso al Parlamento. Noi siamo stati coerenti”
“La nostra posizione non è di contrarietà né al Mes così come è oggi e neppure, in linea di principio, alla riforma che – precisa – consente di estendere la garanzia anche alle banche. Ma fin dall’inizio diciamo che questo allargamento non ci convince per come è organizzato il controllo sul management del Meccanismo”. Tajani ha invece espresso un giudizio positivo sul nuovo Patto di stabilità spiegando che quelle delle opposizioni sono accuse “strumentali”.
Per Tajani “è stato introdotto finalmente un principio che non era mai passato, ovvero lo scorporo di alcune spese, come quelle per la difesa, particolarmente significative – aggiunge -. Principio che vale anche per la possibilità di non includere i costi per gli interessi nel calcolo del deficit. Ora il Patto, essendo un Regolamento, andrà discusso anche nel Parlamento europeo nel cosiddetto trilogo. Solo allora avremo la versione definitiva. Anche se non credo ci saranno cambiamenti sostanziali”.