A.N.M.A: “Dai giudici amministrativi proposte al processo di semplificazione del Paese”

AgenPress. “Poco considerati nel Pnrr, lavoreremo per portare ai decisori politici le nostre proposte affinché il Recovery Plan non diventi un’occasione mancata per dare una svolta reale al Paese”.

Così in una nota la presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi (A.N.M.A.), Gia Serlenga, che, commentando l’intervista di questa mattina del presidente Patroni Griffi, sottolinea: “Tecnica legislativa disastrosa, inadeguata qualificazione della P.A., rapporto critico tra P.A e decisore politico, necessità di adottare la semplificazione come imperativo per realizzare le opere strategiche e –  aggiungo- anche non strategiche, tempi della giustizia con i dovuti distinguo – la giustizia amministrativa in Italia ha tempi medi inferiori alla media europea, in particolare in materia di appalti – sono tutti temi, molto ben messi in evidenza dal Presidente, già oggetto della riflessione in corso nell’Associazione dei giudici amministrativi. Ai quali si aggiunge oggi la partita del Recovery Fund da non trascurare. Un piano nel quale non siamo molto considerati, e forse anche a riprova del fatto che la giustizia amministrativa nel suo complesso funzioni, al contrario di altre patologie considerate come priorità per il Paese”.

“Tuttavia, poiché si parla di riforme di sistema, ci sono ambiti sui quali occorrerebbe invece intervenire in modo incisivo – prosegue Serlenga- che interessano più strettamente l’organizzazione interna della Giustizia amministrativa, sotto certi profili decisamente datata e poco in linea con il processo di adeguamento alla storia che il nostro Paese dovrà affrontare e attraversare.  A prima vista anche le misure già previste nel piano  destano qualche perplessità. Si parla, ad esempio, di potenziamento dell’ufficio del processo, che già esiste, e che, se debitamente riorganizzato e ridisciplinato, potrebbe dare un’ulteriore sponda alla velocizzazione del processo amministrativo: averlo previsto solo in alcuni tribunali e per un periodo di tempo limitato rischia tuttavia di non far raggiungere all’investimento  l’efficacia auspicata”.

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