Aleksei Navalny. L’ospedale non autorizza il trasferimento in Germania

AgenPress – Il primario dell’ospedale di Omsk, dove è ricoverato in coma l’oppositore russo Aleksei Navalny,  avvelenato mentre rientrava dalla Siberia a Mosca, “non è pronto ad assumersi la responsabilità'” di autorizzare il suo trasferimento, come chiesto dai familiari.

Lo ha annunciato su Twitter uno dei collaboratori di Navalny, Ivan Zhdanov, mentre una Ong tedesca ha inviato gia’ un’eliambulanza per portare in Germania l’attivista, in coma da ieri dopo un sospetto avvelenamento.

“Supponiamo sia stato avvelenato con qualcosa mescolato con il suo tè”, ha dichiarato la sua portavoce, spiegando che era l’unica cosa che aveva bevuto.

Navalny è uno dei principali oppositori del Cremlino, ha passato diversi mesi in carcere negli ultimi anni per delle proteste anti-governo. La Corte europea dei diritti dell’uomo aveva emesso una sentenza nella quale condannava gli arresti del 2012 e 2014, perché ritenuti politici.

Il divieto di trasferire Navalny” dall’ospedale di Omsk “rappresenta una minaccia per la sua vita. Nelle sue condizioni, rimanere senza macchinari adeguati e senza una diagnosi e’ un pericolo mortale”, ha denunciato su Twitter la portavoce dell’oppositore russo, Kira Yarmish, dopo la notizia che i medici hanno rifiutato di autorizzare il trasporto di Navalny in una clinica all’estero, come chiesto dalla famiglia e dai suoi collaboratori. “Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva promesso aiuto nelle cure e nel trasferimento in un’altra clinica e oggi i medici si rifiutano di dare il permesso”, denuncia Yarmish.

“E’ stata presa una decisione politica e non clinica, la vita di Aleksei e’ in grave pericolo. Tutto ieri abbiamo parlato con decine di dottori e tutti hanno confermato la stessa cosa: stare a bordo di un aereo di soccorso moderno e’ piu’ sicuro che stare in terapia intensiva ad Omsk, portatelo via il prima possibile” , commenta Le fa eco il braccio destro dell’oppositore, Leonid Volkov.

E’ stata un Ong tedesca ad offrire l’invio di un aereo specializzato  in trasporto medico, con un team di medici a bordo, per poter  trasferire a Berlino l’oppositore russo insieme alla moglie.   Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, aveva assicurato che il  ministero della Sanità russo era disposto ad autorizzare il  trasferimento se fosse stata presentata una richiesta in questo senso. Ma ora, denuncia Yarmysh, è “lo staff medico a rifiutarsi di  approvarlo”.

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