Belleggia accusa i fratelli Bianchi e Pincarelli. “Botte e calci a tutti, poi hanno colpito Willy”

AgenPress – “Picchiavano selvaggiamente chi era sul posto” poi hanno colpito “Willy repentinamente con un calcio al torace”.

Lo ha detto Francesco Belleggia, da oggi ai domiciliari, nell’ordinanza del gip che ha convalidato gli arresti. Secondo quanto ricostruito i fratelli Bianchi, Pincarelli e un altra persona sono arrivati sul posto chiamati da un amico perché si era determinata una pesante lite tra alcuni amici di Willy e Belleggia a causa di una ragazza. I fratelli Bianchi e Pincarelli arrivano a lite sedata ma, come testimonia lo stesso Belleggia, scendono dal Suv e cominciano a “picchiare selvaggiamente” chiunque capitasse a tiro per poi infierire su Willy.

Secondo quanto appreso da diversi testimoni presenti la sera dell’omicidio, la discussione sarebbe inizialmente nata tra Francesco Belleggia, Mario Pincarelli e un gruppo di ragazzi all’interno della pizzeria. Una lite per futili motivi, scatenata da alcuni like e commenti alla foto di una ragazza.

Una volta fuori dal locale, Belleggia e Pincarelli avrebbero cominciato a colpire un conoscente di Willy, poi avrebbero chiamato i fratelli Marco e Gabriele Bianchi per avere manforte. I due sono arrivati a bordo di un Suv: una volta scesi dall’auto, raccontano i testimoni, avrebbero iniziato a colpire chiunque gli capitasse a tiro. Willy, che voleva portare via il suo amico finito nella rissa, è stato gettato a terra e picchiato con calci e pugni. Venti secondi di violenza cieca, che lo hanno ucciso. Il ragazzo è morto poco dopo l’arrivo dell’ambulanza, mentre Belleggia, Pincarelli e i fratelli Bianchi sono fuggiti ad Artena. I quattro sono stati arrestati poco dopo dai carabinieri della stazione di Colleferro, che – dai racconti dei presenti – avevano già capito chi dovevano andare a cercare. Gli arrestati erano infatti noti a Colleferro e Artena per aver scatenato in passato risse e pestaggi violenti.

 

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