Bologna. Enpa chiede tempo per salvare mamma e cucciolo di capriolo imprigionati nell’aereporto

AgenPress – “Come presidente della più antica associazione animalista Italiana e a nome di tutti i cittadini che si stanno mobilitando, anche sui social, per impedire l’uccisione di mamma capriolo con il suo cucciolo che vivono “imprigionati” all’interno dell’aeroporto di RImini, chiedo all’ENAC e al Presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, di dare qualche giorno in più alle organizzazioni che solo da poche ore sono state avvisate dell’accaduto e da subito stanno fornendo il supporto necessario alla cattura e alla liberazione degli animali”.

Così Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa, sulla scelta della Provincia di Rimini di procedere comunque all’uccisione degli esemplari dopo il fallimento dei pochi metodi usati per la cattura, metodi sicuramente inadeguati.

“Da subito le organizzazioni e i cittadini si sono attivati, il centro recupero “Il pettirosso” ha dato la disponibilità a seguire le operazioni con i veterinari – dotati questa volta di strumentazione più efficace – e con le associazioni. Ma il tempo a disposizione è pochissimo: abbiamo solo questa notte per tentare la sedazione e la traslocazione, operando tra l’altro in un’aera molto vasta.

Siamo pienamente consapevoli della delicatezza della situazione, ma occorre fare di tutto per salvare mamma e cucciolo che si trovano lì per la responsabilità dell’uomo e siamo certi che ENAC, la Provincia di Rimini, la regione Emilia-Romagna concordino sulla necessità di procedere con le operazioni, che potrebbero necessariamente allungarsi per qualche giorno in più del previsto ma che consentirebbero di salvare due giovani animali innocenti. Siamo anche certi che l’ENAC abbia compiuto sopralluoghi sulla recinzione, per evitare che altre creature possano entrare in un’area così delicata per la sicurezza. Se ognuno fa la sua parte, riusciremo a salvarli!

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