AgenPress. Per regolarizzare la campagna vaccinale un preciso quantitativo di vaccini per ogni regione. E’ quanto prevede il Commissario per l’Emergenza Covid, Francesco Figliuolo. I valori delle dosi vengono assegnati alle Regioni dieci giorni prima dell’inizio di ogni settimana del target di riferimento.
Si parla quindi di un target giornaliero di somministrazioni assegnato a ciascuna Regione da rispettare quotidianamente e nell’arco di una settimana per aumentare progressivamente il numero di somministrazioni e raggiungere l’obiettivo delle 500mila inoculazioni al giorno in tutto il Paese.
Intanto le 184mila dosi di vaccino J&J ferme a Pratica di mare potranno essere distribuite alle Regioni appena arriverà il via libera dell’Ema e dell’Aifa previsto in questi giorni.
Occorre aspettare la decisione delle autorità regolatorie, “ma è chiaro che non abbiamo mai lasciato dosi ferme nei depositi. Le 184 mila dosi fanno parte dei 4,2 milioni di dosi di vaccino J&J destinate all’Italia.
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, annuncia controlli a tappeto: “Noi faremo i controlli e saremo particolarmente rigidi perché non possiamo rischiare di buttare a mare quello che abbiamo fino ad ora”, e aggiunge: “Crediamo nelle aperture e nel senso di responsabilità di ognuno di noi”.
Infine propone di prolungare il coprifuoco alle 23 il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: “A fronte di una situazione sanitaria che va migliorando, è difficile pensare a ristoranti aperti fino alla sera ma costretti a chiudere alle 22: il coprifuoco andrebbe fissato almeno dalle 23, altrimenti diventerebbe complicato andare a cena”.
“La pandemia impone di essere meglio preparati per il futuro, sostenendo la ricerca, rafforzando le catene approvvigionamento e ristrutturando i sistemi sanitari nazionali”, spiega il presidente del Consiglio Mario Draghi in un videomessaggio al webinar di ascolto con i rappresentanti della società civile in vista del Global Health Summit del prossimo 21 maggio a Roma, nel quale invita a rafforzare coordinamento e cooperazione globali. “Non sappiamo quanto durerà questa o quando la prossima pandemia colpirà”, rileva Draghi, “per questo il lavoro deve iniziare ora”.