Coronavirus. GB, rischio ad ottobre 50mila contagi e 200 morti al giorno

AgenPress –  Il Regno Unito potrebbe tornare a ottobre a un livello di 50.000 contagi da coronavirus al giorno (contro i 3900 di ieri) e di 200 morti quotidiani se il rimbalzo dei casi non verrà fermato ora.

Lo hanno detto in un briefing i professori Patrick Vallance e Chris Whitty, consiglieri del governo di Boris Johnson, indicando la necessità di restrizioni sui contatti sociali in tutte le aree del Paese dove l’indice d’infezione Rt sia di nuovo superiore alla soglia 1. Vallance ha pure additato gli esempi di Francia e Spagna, dove i contagi – più numerosi rispetto al Regno – sono riaumentati fra i ventenni per poi estendersi ad altre fasce di età e portare anche a una graduale ripresa dei decessi.

Secondo Whitty, il numero dei morti giornalieri è ancora “relativamente basso”, ma potrebbe risalire rapidamente a quota 200 se “la spirale dei contagi rimanesse incontrastata”. Non solo: il consigliere medico numero uno del governo Johnson ha pure ammonito i britannici a “prepararsi a un inverno duro”, sottolineando che l’elemento stagionale “è contro di noi”.

“Andiamo incontro – ha spiegato – a stagioni come il tardo autunno e l’inverno che avvantaggiano i virus respiratori, incluso probabilmente quello del Covid oltre a quelli delle influenze” generiche. Uno scenario destinato a rappresentare “un problema collettivo nei prossimi sei mesi, sebbene non a tempo indefinito”, ha proseguito indicando l’andamento della situazione in Francia e Spagna come un segnale preoccupante. Whitty ha infine ricordato come “i tassi di mortalità da Covid-19 siano notevolmente maggiori rispetto a quelli dell’influenza stagionale, che uccide in media 7000 persone (nel Regno), 20.000 negli anni peggiori”; e che il coronavirus si è già dimostrato “più virulento di qualsiasi influenza”.

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