Covid. Partita la prima fase sperimentazione vaccino italiano Takis su 80 volontari

AgenPress –  E’ partita la sperimentazione del vaccino tutto italiano anti Covid-19 ideato dalla Takis di Castel Romano (Roma) e sviluppato in collaborazione con la Rottapharm Biotech di Monza. Il primo volontario sano degli 80 previsti per la fase 1 è stato vaccinato oggi nell’ospedale San Gerardo di Monza, uno dei tre centri italiani che, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca.

Si chiama Luca Rivolta, ha 21 anni ed è un cuoco di Monza.  “Sono fiero di aver preso parte ad un progetto così importante e spero di poter dare una mano a tutti avendo testato questo vaccino” ha spiegato Luca, confessando di aver avuto un pizzico di timore, subito superato dalla professionalità dei medici che l’hanno assistito. “Ho deciso di partecipare perché, a mio avviso, in questo periodo tutti devono dare una mano e cercare di limitare i danni e infatti si sono proposte molte altre persone oltre a me. Al momento mi sento molto bene fisicamente, solo un po’ di rossore nel punto in cui sono stato vaccinato all’inizio, ma poi nessun altro problema”.

E’ coinvolto nella sperimentazione clinica con l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli e l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e l’Ospedale San Gerardo di Monza.

Chiamato Covid-eVax, il vaccino è tutto italiano e nelle prove di laboratorio ha provocato una forte risposta immunitaria sia di tipo anticorpale sia cellulare. Si basa su una tecnologia nuova rispetto a quella dei vaccini finora disponibili e che può essere facilmente aggiornata per combattere le varianti, inoltre “consente di evitare la catena del freddo nella conservazione e nel trasporto”, spiega Luigi Aurisicchio, amministratore delegato e direttore Scientifico di Takis.

E’ infatti un vaccino a Dna: per stimolare la reazione immunitaria utilizza un frammento di Dna che viene iniettato nel muscolo e promuove la produzione di una porzione specifica della proteina Spike, la principale arma che il virus SarsCoV2 utilizza per entrare nelle cellule umane; l’efficienza del processo è aumentata dalla tecnica dell’elettroporazione, che favorisce il passaggio del Dna nelle cellule grazie a lievi e brevi stimoli elettrici.

 

 

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