Dpcm. Cambiano i colori, ecco cosa prevede dal 16 gennaio al 5 marzo

AgenPress – Entrerà in vigore nelle prossime ore il nuovo Dpcm anti-Covid. L’ipotesi è di un’Italia quasi tutta in zona arancione con Lombardia e Sicilia che da domenica potrebbero essere le prime zone rosse del 2021

Confermato l’abbassamento delle soglie Rt per l’accesso delle regioni alla zona gialla, arancione e rossa: per l’arancione basterà un Rt pari a 1, la zona rossa scatta con RT 1,25 per rossa. Ma, come affermato dal ministro Speranza, “si va in arancione anche semplicemente con rischio alto sulla base dei 21 criteri”.

Le ultime modifiche al Dpcm, che dovrebbe essere valido dal 16 gennaio sono state illustrate dall’esecutivo nella riunione con le Regioni, i Comuni e le province, precedute da una premessa del ministro della Salute Roberto Speranza: “La situazione non può essere sottovalutata, lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata” del virus

Da lunedì 18 gennaio le scuole superiori di secondo grado tornano alla didattica in presenza dal 50 al 75%. Scuole dell’infanzia, elementari e medie proseguono con la didattica al 100% in aula.

Per bar ed enoteche (codici Ateco 56.3 e 47.25) scatta il divieto di vendita da asporto di bevande e alcolici dopo le 18. La misura si è ritenuta necessaria per porre fine ai numerosi casi di assembramento “causa aperitivo” nei dintorni dei locali e per le strade.

Ma per ora solo nelle zone gialle, e solo dal lunedì al venerdì (quindi restano chiusi nel weekend e giorni festivi) “a condizione che tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.

Accolta la proposta del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. “È un servizio ai residenti, ha detto il ministro. “È un primo passo, un segnale di riapertura”.

Gli impianti sciistici potranno aprire dal 15 febbraio, “ma solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in generale, assembramenti”.

Nel nuovo Dpcm non ci sono speranze per la riapertura di altre attività: restano chiusi palestre, piscine, cinema e teatri almeno fino al 5 marzo.

La bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio riporta che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

In tutte le zone, anche nella rossa, dal 16 gennaio è consentito andare a casa di amici e parenti in massimo 2 persone (oltre a minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti che vivono con loro). Lo spostamento verso una sola abitazione privata, si legge nella bozza, è consentito all’interno del proprio Comune, una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone non conviventi. Chi vive nei Comuni con meno di 5mila abitanti potrà spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, ma non verso i capoluoghi di provincia.

La bozza del Dpcm indica che dal 16 gennaio continueranno a valere le regole già in vigore per chi arriva in Italia da Gran Bretagna e Irlanda del Nord: concesso l’ingresso a chi ha la residenza in Italia o per motivi di estrema necessità. All’arrivo è obbligatorio presentare esito negativo di doppio tampone e rispettare fino a 10 giorni di isolamento fiduciario.

 

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