Fapi: “La riforma fiscale non può essere rinviata”

AgenPress. “Ci sono in calendario 263 scadenze fiscali entro fine luglio. Si tratta di un coacervo di tasse che rischia di affossare la ripresa economica in atto. Artigiani, commercianti e piccoli imprenditori non sono in condizione di sopportare il peso di tutte queste imposte a cui si aggiungeranno le cartelle esattoriali che devono essere notificate dopo due anni di continui lockdown. È necessario che arrivi in Parlamento un provvedimento di pace e di riforma fiscale che non può essere più rinviato”.

Lo dichiara in una nota il presidente nazionale della Fapi, Gino Sciotto.

“Al premier Draghi – aggiunge il leader della Fapi – chiediamo di mettere mano ad una riforma fiscale che semplifichi il sistema di tassazione e lo renda più competitivo abbassando le aliquote. Urge una visione innovativa della tassazione incentrata anche sulla capacità di ridurre il carico fiscale per quelle imprese che investono in Italia e generano nuovi posti di lavoro”, conclude Sciotto

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