Istat: reddito abbienti 6 volte poveri. Unc: dati vergognosi, non degni di un Paese civile

Agenpress – Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il reddito delle famiglie più abbienti è più di sei volte quello delle famiglie più povere e la quota di individui a rischio povertà è pari al 20,3%.

“Si tratta di dati vergognosi, non degni di un Paese civile. Serve un fisco più equo, che rispetti l’art. 53 della Costituzione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Questo report attesta che il problema non sono solo i poveri assoluti, ma anche quelli che si trovano nella condizione di difficoltà precedente, a rischio povertà, e che poi finiscono per diventare definitivamente poveri” prosegue Dona

“Per questo non può bastare il reddito di cittadinanza, visto che non rimuove le cause della povertà, come ad esempio l’iniquità del nostro sistema fiscale. E’ inaccettabile che ci sia uno squilibrio così elevato tra famiglie più abbienti e più povere. Vanno ridotte le diseguaglianze, redistribuendo meglio la ricchezza. Per questo va rivoluzionato il nostro sistema fiscale, nel rispetto del criterio della capacità contributiva” prosegue Dona.

“Senza contare che i dati di oggi attestano che il Governo dovrebbe adeguare il famoso importo di 780 euro del reddito di cittadinanza, innalzando il beneficio per i single a 829 euro. I 780 euro, infatti, erano i 6/10 del reddito mediano familiare al tempo dello studio Istat sul reddito di cittadinanza, contenuto nel Rapporto annuale 2014, ma i dati di oggi ci dicono che il reddito per le persone sole è salito a 16.571 euro, quindi ora il dato equivale a 828,55 euro” conclude Dona.

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