La violenza domestica può riguardare tutti: oggi l’incontro con il Centro Antiviolenza Ankyra di Milano per la tutela di ogni genere ed età

AgenPress. L’assessore alle politiche sociale Elisa Lonati e l’assessore alla cultura e alla sicurezza Barbara Benedettelli, hanno avviato oggi un primo confronto con il Centro antiviolenza Ankyra di Milano, che tutela le persone di ogni genere e di ogni età. All’incontro, oltre alla Presidente del centro Patrizia Montalenti e all’avvocato Veronica Coppola, erano presenti l’assessore alle Pari Opportunità Antonella Baiocchi e la Consigliera Comunale Brunilde Crescenzi di San Benedetto del Tronto, dove il comune ha voluto e patrocinato l’apertura del Centro Catdm, dedicato all’ascolto degli uomini vittime di violenza all’interno delle relazioni intime.

“Nell’ambito tragico della violenza domestica dichiara l’Assessore Elisa Lonatimanca, a livello nazionale, la risposta a un bisogno di tutela per alcune categorie di persone. Mi riferisco soprattutto alla quasi inesistenza di strutture in grado di dare risposte concrete quando le vittime sono uomini o persone omosessuali.  Questo significa che, mentre per le donne vittime di violenza operano associazioni, cav, case protette e fondi, per gli uomini e le persone omosessuali, c’è davvero poco e questo crea disorientamento in situazioni già difficili di per sé e che avrebbero bisogno, invece, di aiuto e ascolto. L’esperienza di San Benedetto del Tronto fa eccezione ed è sorprendente riscontrare, in modo inaspettato, il numero elevato di uomini che chiedono aiuto. Partendo da questo bisogno, come Amministrazione, ci siamo interrogati e intendiamo attivarci per dare risposta a un vuoto che nel 2021 è necessario e doveroso colmare.”.

La violenza domestica è un fenomeno spesso silenzioso che non sempre lascia segni evidenti all’esterno. -afferma con fermezza l’Assessore Barabara Benedettelli- Così come non sempre è riconosciuta come tale dalle stesse Vittime. Grazie al grande lavoro fatto negli ultimi anni dalla politica, dalle associazioni e dagli attivisti le donne hanno sempre maggiore consapevolezza nell’individuare le diverse forme di violenza e la possibilità di chiedere tutela. Così non è per gli uomini che subiscono lo stesso trattamento all’interno delle relazioni intime, fenomeno che sta emergendo sempre di più ma verso il quale non ci sono ancora risposte concrete da parte della società civile e della politica. Lo stesso problema è presente per la violenza nelle coppie omosessuali, altro fenomeno sommerso che richiede attenzione. Riteniamo di vitale importanza informare e avviare nuovi percorsi affinché tutte le Vittime possano emergere dall’oscurità, anche culturale, e riconoscersi come tali per avviare il percorso di uscita dalla relazione malata.”.

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