Agenpress – Quota 100Ā sarĆ confermata fino alla scadenza di fine 2021, ma potrebbe cambiare. Chi utilizzerĆ questo canale per lasciare prima il lavoroĀ potrebbe quindi doverĀ aspettare tre mesi in piĆ¹ prima di iniziareĀ a percepire la pensione.Ā E’ infatti questa una delle ipotesi al vaglio dei tecnici in vista della Manovra e che consentirebbe al governo di risparmiareĀ almeno 600 milioni di euro nel 2020 e circa un miliardo a regime.
Risparmi che, dopo il 2021, potrebbero essere impiegati per sostituire “quota 100” con un sistema flessibile sul modello dellāApe sociale. Anche lāAnticipo pensionistico (almeno 63 anni dāetĆ e 30 anni di contributi, in alcuni casi 36) ĆØ una misura temporanea, destinata a scadere alla fine di questāanno, che potrebbe intanto essere prorogata e poi resa strutturale, ma sempre riservata a particolari categorie di lavoratori disagiati, sul modello della proposta di legge di Tommaso Nannicini (Pd); con lāidea insomma di evitare un salto brusco tra i vari canali di prepensionamento attuali e il nulla.
Come riportaĀ Il Corriere della Sera, l’obiettivo dell’esecutivo ĆØ quello diĀ sostituire quota 100 a partire dal 2022Ā con un sistema flessibile sul modello dellāApe sociale. Una delleĀ soluzioniĀ ĆØ quella prospettata dal senatore Pd, Tommaso Nannicini, che punta sulla possibilitĆ di lasciare il lavoro a 64 anni di etĆ con il ricalcolo contributivo di tutto l’assegno, insieme con l’introduzione di quota 92 per le categorie deboli (disoccupati e altri).
Ad oggi leĀ finestreĀ d’attesa tra la maturazione del diritto e la decorrenza della prestazione sono di tre mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per i dipendenti pubblici. Con tre mesi in piĆ¹, diventerebbero di sei e nove mesi.Ā Per quanto riguarda lāApeĀ socialĀ e l’opzioneĀ donna, verrebbero prorogati anche nel biennio successivo.