Quirinale. Sgarbi, per Berlusconi operazione finita. Mancano circa 100 voti. E al Colle vorrebbe Mattarella

AgenPress –  Silvio Berlusconi “ieri era abbastanza triste”. Lo racconta Vittorio Sgarbi, che in queste settimane ha aiutato il leader di FI a contattare parlamentari in vista del voto per il Quirinale: “Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica, non degli elettori, ma nel candidato, perché è rimasto a Milano. Credo che questa, come dire, pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella”. L’operazione  “si è fermata oggettivamente”.

Per il Quirinale Silvio Berlusconi “preferisce Mattarella, Draghi proprio non lo preferisce”, dice ancora  Sgarbi, spiegando di aver “sentito ieri sera” il leader di Forza Italia, al fianco del quale ha lavorato in queste settimane in cerca di consensi per il Quirinale.

“Il problema non è che Salvini voglia realisticamente trovare un altro nome. Il problema è che il nome sia condiviso e proposto da Berlusconi. Sin dall’inizio gli ho detto di dire il nome di Draghi così li metteva nell’angolo. Se fossi in lui già oggi direi ‘cerchiamo un altro nome’. Se ha capacità di autotutela, entro domani decide di cercare un nome nuovo”.

Proporre Draghi “è la mia strategia, che unisce me e Gianni Letta, ma Berlusconi non la preferisce”, aggiunge Sgarbi, secondo cui “se 450 votassero Mattarella, diventa una massa piuttosto inquietante, a quel punto lo votano i 5s. Tu dai per primo un nome su cui trascini gli altri, questo è vincere le elezioni: cioè, alla prima votazione votare Mattarella”.

“Se all’ultimo momento Berlusconi negozia con Renzi i voti di Italia viva è fatta”: ne è convinto  Sgarbi secondo cui, però, al momento “mancano circa 100 voti” al leader di Forza Italia per ambire al Quirinale.

“Anche se facessi tutte le altre 95 telefonate che devo fare, mi risponderanno la metà e comunque non bastano”, dice ancora Sgarbi. “L’operazione è fallita? Io sono pronto a condurla, ma se non hai l’apporto dei voti di Renzi… Sarebbero importanti ma Renzi pare non volerlo votare.

I 110 che stiamo cercando non diranno tutti di sì. Gli mancano circa 100 voti, poi almeno 30 staranno fuori fra no vax e malati che non possono votare, e ci saranno almeno 20 franchi tiratori: non parte da 450 voti ma da 400. Devi rimontarne 105, e se hai 110 telefonate da fare ci vorrebbe solo il miracolo del paradiso per cui tutti dicessero sì”. Per il critico d’arte, quella di Berlusconi sarebbe quindi “un’impresa pressoché disperata. Io non mi arrenderei, manterrei l’azione che abbiamo condotto fin qui, ma il fatto che lui ritardi l’arrivo a Roma mi fa pensare che…”.

 

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