Recovery. Draghi, 18,5 mld a Salute. Introdurre legge quadro su disabilità. Assistenza domiciliare

AgenPress – “Le riforme e gli investimenti proposti con il Piano in quest’area hanno due obiettivi principali: rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio e modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario, al fine di garantire un equo accesso a cure efficaci. La dotazione per questa missione è complessivamente di 18,5 miliardi, di cui 15,6 relativamente a finanziamenti Rff e 2,9 di risorse nazionali”.

Lo dice il premier Mario Draghi in Aula alla Camera. “Il Piano prevede una specifica attenzione per le persone con disabilità, nell’ambito degli interventi per ridurre i divari territoriali nella scuola secondaria di secondo grado” spiega ancora il premier, aggiungendo che “si prevede, infine, di introdurre la Legge Quadro sulle disabilità per semplificare l’accesso ai servizi ei meccanismi di accertamento della disabilità”. “Gli interventi per la mobilità, il trasporto pubblico locale – afferma Draghi – e le linee ferroviarie favoriscono il miglioramento e l’accessibilità di infrastrutture e servizi per tutti i cittadini.

È previsto un investimento straordinario sulle infrastrutture sociali, nonché sui servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari, per migliorare l’autonomia delle persone con disabilità. Il miglioramento di servizi sanitari sul territorio favorisce un accesso realmente universale alla sanità pubblica”. Nel corso dell’attuazione del Piano, conclude il presidente del consiglio, “l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità monitorerà che le riforme proposte siano adeguatamente inclusive”.

Nel Pnrr “è previsto un significativo incremento delle prestazioni un’assistenza domiciliare. Fino a prendere in carico entro il 2026 il 10% delle persone sopra i 65 anni che necessitano di assistenza oltre alle persone affette da patologia cronica” dice Draghi. “Introduciamo un’importante riforma per la non autosufficienza,con l’obiettivo primario di offrire risposte ai problemi degli anziani”, spiega, sottolineando: “Dopo le sofferenze e le paure di questi mesi di pandemia, non possiamo dimenticarci di loro”.

 

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