Suicidi Operatori di Polizia. LI.SI.PO.: formazione per la gestione dello stress

Agenpress. Come risulta tristemente noto, il fenomeno dei suicidi di Operatori di Polizia sta assumendo vieppiù dimensioni preoccupanti, al punto che si avverte da ogni parte la necessità improcrastinabile di trovare soluzioni alle problematiche da cui originano gli infausti eventi.

Studi di settore indicherebbero, quali cause concomitanti, i fattori stressogeni a cui è sottoposta la particolare categoria di lavoratori in riferimento. Lo stress che deriva dalle situazioni vissute nell’ambito delle mansioni precipue del Poliziotto, varia dalla tipologia del servizio svolto e dall’ambiente in cui si sviluppa.

In questo quadro si consideri anche che chi soffre il disagio, nella maggior parte dei casi non si rivolge allo psicologo della Polizia di Stato per timore di vedersi applicare l’art. 48 del D.P.R. n. 782 del 1985. L’incisività negativa dello stress sulla sfera emotivo-sensoriale è soggettiva e dipende dalla capacità di sopportazione e/o di scarico di tensione dell’individuo. Nei casi di stress che non si sanno affrontare e risolvere, le reazioni possono essere le più disparate e sfociare in depressione o in gesti inconsulti.

Questa Organizzazione Sindacale LI.SI.PO. “Libero Sindacato di Polizia” – ha dichiarato il Segretario Nazionale Scialdone – da sempre sensibile al delicato tema, ha inviato propone al Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Segreteria della Pubblica Sicurezza e dipendenti Direzioni Centrali e Uffici Competenti, al fine di valutare concretamente l’adozione di programmi didattico-formativi specifici per la gestione dello stress lavoro correlato, tra le dottrine da somministrare nei Corsi di Formazione per allievi Agenti della Polizia di Stato, con richiami di aggiornamento periodici per tutti i Poliziotti.

Il Libero Sindacato di Polizia – ha continuato Scialdone – ritiene inoltre opportuno che si impartiscano tali corsi anche al personale già in servizio, a partire da quello impiegato in servizi operativi e, comunque, fino a coprire la formazione di tutti i dipendenti della Polizia di Stato.

Auspicando, altresì, l’aumento delle assunzioni di psicologi nella Polizia di Stato, una volta formato tutto il personale dipendente, il LI.SI.PO. chiede si preveda la presenza in pianta stabile dello psicologo presso tutti gli Uffici operativi della Polizia di Stato, con sportelli di ascolto sempre disponibili, con il precipuo compito di seguire e supportare i dipendenti già alle prime confessioni di stress assimilato. Allo scopo, e per maggiore chiarezza, il LI.SI.PO. – ha concluso Scialdone – rappresenta l’esigenza ineludibile della figura dello specialista (psicologo) presso tutte le sedi di servizio, che svolgendo il proprio turno lavorativo sul posto, si rapporti costantemente con tutti i dipendenti della Polizia di Stato ivi operanti, in un clima distensivo, diventando una persona di fiducia e di riferimento per tutto il personale e, particolarmente, per il Poliziotto che avesse bisogno di supporto.

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