Zedda (cons. Regione Sardegna): “Passaporto sanitario? Non trova corrispondenza in nessuna parte del mondo e non ha una base scientifica

Agenpress. Massimo Zedda, consigliere della Regione Sardegna, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul passaporto sanitario. “Io penso che servirebbe un passaporto di serietà -ha affermato Zedda-. Il presidente Solinas sta diffondendo notizie circa questo passaporto sanitario che non trova corrispondenza in nessuna parte del mondo e non ha una base scientifica. E’ come scoprire l’elisir di lunga vita. Nessuno può stabilire che una persona possa essere sana a vita. C’è un tentativo da parte di Solinas di spostare l’attenzione su una cosa irrealizzabile perchè non può dire la verità, cioè che non ha organizzato un presidio di controllo e monitoraggio sull’andamento del contagio.

Solinas vuole forzare con questi argomenti che non hanno nè capo nè coda, per poi scaricare la responsabilità sul governo in caso di problemi. In termini di serietà, è giusto porre la questione di sicurezza, ma le soluzioni sono diverse. Sei regioni si sono candidate per la sperimentazione dell’app Immuni. La Regione Sardegna non si è candidata. Non ha neanche chiesto al governo di fare test sierologici per fare una mappatura del contagio.

La verità è che ancora non c’è un atto, una delibera che stabilisca come i turisti potranno arrivare in Sardegna. C’è solo una grande confusione. Per la Sardegna c’è anche il problema di traghetti ed aerei che sono un deterrente per chi ha paura del contagio.

C’è poi un’assenza della tutela sanitaria per le prestazioni ordinarie, perchè è da 4 mesi che si è bloccato tutto. Si parla di passaporto sanitario perchè così i turisti potranno venire senza mascherina e potranno mangiare ai buffet. Si sta anche dando una comunicazione che non tiene conto delle norme di convivenza col virus”.

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