Gentile direttore,
ho letto il suo commento sulla ‘inazione’ della politica sul presunto ‘scippo’ del finanziamento di 26 milioni per la realizzazione di una piattaforma logistica in valle Ufita.
Lei rimprovera alla classe politica irpina scarsa compattezza ed é una sua rispettabile opinione.Mi sembra invece che sul tema ci sia univocità di vedute, con comportamenti parlamentari diversi a seconda della collocazione (i parlamentari di opposizione presentano ordini del giorno, quelli di maggioranza interloquiscono col governo).
Lei scrive che noi saremmo ‘timidi’ nei confronti di Fitto. Fin qui -francamente – Fitto non c’entra nulla: non ha mai accennato alla questione, né tantomeno se ne è occupato.Siamo noi a chiamare Fitto, chiedendo che il governo rimedi alla inazione di Ferrovie, soggetto attuatore dell’opera, che fin qui non ha prodotto un progetto.
Sul Pnrr il governo dovrà scegliere quali progetti sostenere e quali stralciare, ma in questo caso il governo non può fare nulla perché il progetto non esiste, vi é chiaro o no? Appare evidente il tentativo di brandire la vicenda come una clava sul governo,ma la campagna si ritorcerà sui promotori, illuminando la truffa di uno stanziamento ‘monstre’ insufficiente a realizzare l’opera, e posto in capo a un soggetto attuatore che non ci ha creduto, con una Regione che si fa viva ‘in limine mortis’ ,dopo aver sonnecchiato un paio di anni, e con un governatore De Luca che dice chiaro e tondo che ventisei milioni sono pochi, ce ne vogliono altri sessanta,non ci sono e tanto vale spostare a Benevento la piattaforma logistica. E voi continuate a pensare che sia il governo nazionale a voler scippare l’Irpinia?
Lei é libero di dedicarci i suoi editoriali, che leggiamo sempre con rispettosa attenzione ,così come alcuni politici sono liberi di allestire comizietti. Altra storia é la possibilità di salvare il polo logistico di valle Ufita :bisogna individuare un percorso nuovo, più spedito e sciolto da vincoli normativi, con un finanziamento adeguato e corrispondente al costo di realizzazione dell’ opera.
E’ quanto intendiamo verificare, e lo faremo unitariamente ,coinvolgendo le intere deputazioni nazionali e regionali,col rigore che si richiede a una classe politica eletta per risolvere i problemi, e non per alimentare eterne campagne elettorali.