Omicidio Luca Sacchi. Il padre: “provo schifo per Anastasia, gli ha scavato la fossa”

Agenpress – “Voglio andare al processo e vedere se avrà il coraggio di guardarmi negli occhi  Voglio vederli in faccia gli assassini di Luca, per me sono tutti uguali”.

Lo dice Alfonso Sacchi, padre di Luca, ucciso con un colpo di pistola alla testa, parlando del rinvio a giudizio immediato di sei imputati, compresa la fidanzata del ragazzo, Anastasia Kylemnyk, “che si è portava via Luca e ha permesso che accadesse tutto questo. Ci sono dei responsabili materiali che meritano di scontare il massimo della pena “e poi c’è chi, per la morte di mio figlio, ha una responsabilità morale. Quella persona è Anastasia”, per la quale ora prova  “schifo. Se prima era una figlia, e poi non abbiamo capito il perché dei suoi comportamenti, adesso, dopo aver letto come trattava Luca, mi rendo conto che non ha nemmeno un briciolo di dignità. Oltre al fatto che gli ha scavato la fossa”.

Alfonso Sacchi si complimenta con  “la pm Nadia Plastina per come ha condotto le indagini. Temevo che si andasse avanti ben oltre l’estate e invece il 31 marzo c’è già il processo. Il quadro è chiaro: per i killer, e quello che gli ha fornito la pistola, mi aspetto l’ergastolo. Per Anastasia e Princi una condanna esemplare. Nessuno ci ridarà Luca, ma almeno si alleggerirà il peso che abbiamo sullo stomaco. Quando abbiamo letto del rito immediato ci siamo messi a piangere”.

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