CON CORONAVIRUS AUTO FERME E INCIDENTI GIU’ DEL -80%, ASSICURATI HANNO DIRITTO A RIMBORSO O BONUS SU POLIZZE
Agenpress. L’emergenza sanitaria in atto e i limiti agli spostamenti dei cittadini hanno prodotto un danno economico per gli automobilisti italiani, che si ritrovano oggi a pagare le polizze rc auto pur non potendo circolare con le proprie autovetture. Lo denuncia il Codacons, che fa oggi i conti delle ripercussioni del coronavirus per le tasche degli assicurati.
Considerato che una polizza rc auto costa mediamente in Italia 404 euro (dato Ivass), ogni assicurato che in queste settimane ha dovuto lasciare la propria auto in garage a causa dei limiti agli spostamenti, perde ogni mese 33,6 euro di assicurazione, cifra che ovviamente risulta più elevata per i residenti delle città del sud e per i neopatentati, categorie che arrivano a pagare anche più di 1.000 euro all’anno per l’Rc auto – spiega il Codacons – Se si calcola che in Italia risultano attualmente assicurate 39 milioni di autovetture, il danno economico per l’intera categoria degli automobilisti raggiunge la cifra record di 1,3 miliardi di euro al mese.
Tutto ciò mentre crolla l’incidentalità sulle strade italiane come conseguenza dei limiti agli spostamenti, al punto che i sinistri a marzo sono scesi del -80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Una situazione che da un lato arreca un danno economico a chi continua a pagare l’Rc auto pur non potendo utilizzare la propria vettura, dall’altro produce in ingiusto arricchimento per le compagnie di assicurazioni, che incamerano i profitti nonostante la circolazione stradale sia di fatto bloccata da settimane.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto al Governo e all’Ivass di varare misure specifiche che riconoscano in modo automatico agli assicurati un rimborso parziale del costo sostenuto per la polizza rc auto, anche attraverso sconti sui successivi rinnovi, a fronte dell’impossibilità di utilizzare i mezzi assicurati a causa dell’emergenza coronavirus, o di destinare i maggiori profitti incamerati dalle compagnie di assicurazioni per finanziare intervenire a sostegno delle famiglie.