Agenpress – “A livello generale non siamo davanti a un dato che può far pensare a una ripresa delle infezioni successiva alla riapertura”.
Lo ha detto Massimo Galli, primario infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano. Secondo Galli “quelli che ancora si vedono in Lombardia” non sono “casi avvenuti ieri o oggi, ma dovuti a infezioni avvenute diverso tempo fa, alcune delle quali successive alla chiusura in casa dei lombardi, con possibile trasmissione nelle mura domestiche perché abbiamo chiuso in casa anche gente con l’infezione, quindi a livello generale non siamo davanti a un dato che può far pensare a una ripresa delle infezioni successiva alla riapertura. Dobbiamo però stare molto attenti a quello che succederà nei prossimi giorni”.
“Se vogliamo aprire a questa possibilità dovremmo farlo considerando lo stato di salute o meglio ancora lo stato di esposizione al virus di questi ragazzi e bambini prima di metterli tutti quanti insieme”, ha aggiunto sull’ipotesi di apertura dei centri estivi.
“Il 100% di garanzia non ci sarà mai ma con certi metodi potremmo comunque togliere il grosso del problema al momento di ammissione ai centri estivi, questo andrebbe fatto”, ha detto Galli, spiegando che “è notorio che per quanto riguarda ragazzi e bambini la probabilità di sviluppare una malattia grave è estremamente inferiore a quanto possa accadere per gli anziani o per le persone che hanno delle malattie associate, però è altrettanto vero che questi bambini e ragazzi possono poi diventare il bacino per il virus per essere trasmesso agli altri”.