AgenPress. Nella scuola “comandano” i sindacalisti che difendono il privilegio dell’impiego pubblico che non ha mai perso lo stipendio e, con le dovute eccezioni, vede nello smart working una opportunità per tirare i remi in barca. In questo modo rinnegano la loro missione e tradiscono la loro gente.
Perché nascondendosi dietro un concetto formale di sicurezza impediscono perfino di tenere aperte le scuole di mattina e di pomeriggio, magari di sabato e di domenica, superando i problemi di distanziamento e mostrando capacità di reazione all’altezza della situazione. Servono concretezza e inventiva per garantire la didattica di persona e bloccare la spirale perversa delle diseguaglianze territoriali. Perché è in gioco il bene primario che è la formazione dei nostri giovani. Purtroppo, concretezza e inventiva latitano.
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