Otranto. Catturato il lupo “buono”. Costa, trasferito al Centro Tutela Fauna di Monte Adone”

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AgenPress – E’ stato catturato il lupo che da maggio scorso si aggirava lungo il litorale di Otranto avvicinandosi in alcuni casi e spaventando i turisti. In una occasione aveva aggredito una bambina strappandole i vestiti e in un altro una donna che faceva jogging sulla spiaggia procurandole alcune ferite non gravi.

Soprannominato malgrado ciò “il lupo buono degli Alimini”, per il suo carattere insolitamente socievole e giocherellone , è stato catturato ieri sera al secondo tentativo dopo quello fallito la scorsa settimana . Gli è stato sparato a distanza del sonnifero. Ad operare Il gruppo faunistico del Parco Nazionale della Majella col supporto dei Carabinieri Forestali di Otranto.

Il ministro Sergio Costa ha comunicato che “è già stato trasferito al Centro Tutela Fauna di Monte Adone, vicino Bologna, che come ministero conosciamo bene e dove esiste un’area specifica dove potrà convivere con altri esemplari della sua specie, lontana dal pubblico”.

“Noi, come istituzione, dobbiamo sempre garantire la migliore convivenza possibile fra uomo e natura, fra cittadini e animali selvatici in questo caso il Comune di Otranto aveva anche emesso un’ordinanza che proibiva di avvicinarsi all’animale particolarmente socievole, ma molti turisti hanno continuato a cercarlo e a lasciargli cibo nella vicina pineta. Per questo è stato necessario intervenire, per evitare ulteriori rischi e assicurare il benessere di tutti”.

Il lupo  è un maschio di 14 mesi in ottime condizioni fisiche, pesa 29,5 kg “e mostra evidenti segni di collare, particolare che sembra confermare il sospetto che si tratti di un animale cresciuto in cattività”, secondo quanto riferisce l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ricordando che “detenere lupi è proibito dalla legge nazionale e che dare da mangiare ad animali selvatici è sempre sbagliato. Occorre avere rispetto degli animali selvatici, tenendo conto del loro comportamento, evitando interazioni che rischiano di mettere in pericolo le persone e gli stessi animali”.

 

 

 

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