Recovery fund. Al via il vertice. Sassoli, “da troppi decenni chi nasce povero, resta povero”

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AgenPress –  Sono iniziati i lavori della due giorni del Consiglio europeo straordinario sul Recovery Fund per la ripresa economica e il bilancio pluriennale dell’Ue per il 2021-2027.

“Negli anni passati ci hanno detto che quello che andava bene ai ricchi sarebbe andato bene anche ai poveri. Lo sappiamo tutti che non è andata così. Da troppi decenni chi nasce povero, resta povero. Da troppi decenni la mobilità sociale, così importante per la mia generazione, non funziona più. È per questo che il Parlamento chiede un progetto più ambizioso. Noi rappresentiamo tutti i cittadini europei e la grande maggioranza è composta da quelli che non ce la fanno”, ha detto Davide Sassoli, aprendo il vertice.

“Anche se” l’incontro di oggi “sarà difficile, sono convinto che con coraggio politico sia possibile raggiungere un accordo, secondo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Abbiamo lavorato duramente per preparare questo vertice. So che sarà difficile: non si tratta solo di soldi ma di persone, del futuro dell’Europa, della nostra unità”.

Il premier olandese, Mark Rutte, capofila dei Paesi ‘frugali’, sottolinea: “Vedo poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo” sul Recovery Fund “entro domenica”, ma “è ancora possibile raggiungere un compromesso a questo vertice”, ma “ci aspetta un duro lavoro”, ha aggiunto Rutte, sottolineando la sua ferma intenzione di “vedere le riforme” in cambio degli aiuti. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha funto da mediatrice, “le differenze” tra i leader Ue “sono ancora molto, molto grandi e non possiamo prevedere se riusciremo a raggiungere un risultato”, se tutti sono disponibili a “scendere a compromessi”.

“La Germania lavorerà insieme alla Francia per aiutare il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel”. “Dobbiamo superare questa crisi ed emergere più forti da questa crisi. Tutti i pezzi necessari per un accordo sono sul tavolo. Una soluzione è possibile”, per la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. In fine il premier spagnolo, Pedro Sanchez, “la Spagna partecipa a questo vertice con l’intenzione di raggiungere un accordo. Difenderemo gli interessi nazionali … ma con uno spirito costruttivo”.

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