Hong Kong. Patten (GB). “Con Via della Seta Italia e Ungheria a lungo debitori verso la Cina”.

AgenPress – L’Europa mantiene una linea di dialogo con la Cina e “anch’io sono per il dialogo. Ma da tempo la Cina è aggressiva, non solo verso Hong Kong, ma pure contro i musulmani uiguri, l’India, l’Australia, il Giappone, il Canada: vuole lo scontro Merkel, cresciuta nella Germania dell’Est, dovrebbe conoscere la differenza tra uno stato libero e uno di polizia segreta” Patten capisce “gli affari tra Berlino e Pechino. Ma non credo che, per tenersi buoni i consumatori cinesi, dobbiamo tacere su Hong Kong o sul presunto genocidio contro gli uiguri”.

Lo dice Christopher Francis Patten, ultimo governatore britannico di Hong Kong parlando della legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina sull’ex colonia britannica “incarna la fine della democrazia e della libertà”.

Quando ero Commissario in Europa, “tutto era basato su valori e diritti, non sul commercio. Dove sono ora quei valori europei? Vogliamo parlare delle leggi liberticide della Polonia? O dell’Ungheria che un giorno critica l’Ue e l’altro incassa i soldi da Bruxelles? Quando diedero il Nobel per la Pace al dissidente cinese Liu Xiaobo nel 2010 e Pechino iniziò a minacciare la Norvegia, nessuno dei Paesi europei criticò Pechino. Tutto ciò è grottesco e infligge danni irreparabili all’Europa”.

Anche la nuova “Via della Seta” cinese “non è altro che credito di Pechino immesso negli altri Paesi: Italia e Ungheria saranno a lungo debitori verso la Cina”. I provvedimenti del governo Johnson “contro Pechino sono soddisfacenti. Anche su Huawei, spero che altri seguano l’esempio inglese”.

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